Classe di letteratura - volume 3B

no (vv. 6-9), in cui il secchio scende. In entrambe appare in primo piano l oggetto (il secchio), mentre non si fa menzione di presenza umana. Quale forza spinge in alto e in basso la catena a cui è agganciato il secchio? Il suo moto pare indipendente dalla volontà del poeta, che si affaccia soltanto nel punto di snodo, per tentare un approccio con il volto caro riemerso dal buio: Accosto il volto a evanescenti labbri (v. 5). Ma la comunione risulta impossibile a causa dello scorrere irrimediabile del tempo, che rende irrecuperabile il passato. Il secchio torna a immergersi nel pozzo. I richiami al mito classico e a d Annunzio Un rigoroso parallelismo La scena, tutta giocata sul contrasto fra luce e ombra, chiama in causa fondamentali archetipi della cultura occidentale. Alcuni critici si sono spinti a rammentare il mito di Narciso, che accosta le labbra al proprio volto rispecchiato sulla superficie di uno stagno. Ma ancora più calzante appare il riferimento alla tragica vicenda di Orfeo che, nel momento in cui si volge indietro per guardare Euridice, immediatamente la vede svanire nelle tenebre. Non mancano però neppure i riferimenti all onnipresente d Annunzio, troppo scoperti per essere casuali, ma qui non al d Annunzio di Alcyone, bensì a quello del Notturno: «Odo stridere la carrucola del pozzo. Il passato mi piomba addosso col rombo delle valanghe . Le scelte stilistiche Il componimento presenta una trama fonica elaboratissima. In apertura le due parole sdrucciole dal suono stridulo (cigola e carrucola) suggeriscono in modo efficace lo sforzo con cui il secchio risale dal pozzo e il ricordo dalle profondità della memoria. Proseguendo nella lettura si osserva il parallelismo sintattico che regola i primi quattro versi, equamente spartiti in due periodi, a loro volta divisi a metà dalla virgola che separa due coordinate. Nel secondo caso, ai vv. 3-4, il periodo si ordina in un chiasmo perfetto, poiché la seconda frase inverte la sequenza verbo + soggetto + complemento di luogo della prima: Trema un ricordo nel ricolmo secchio, / nel puro cerchio un immagine ride; va notata inoltre la paronomasia ricordo : ricolmo. Tra secchio e cerchio si ha infine una rima interna imperfetta. Anche la seconda parte del componimento è suddivisa dal punto di vista sintattico esattamente in due parti. Il verso a gradino separa infatti due periodi delle medesime dimensioni, evidenziando la distanza percepita dal poeta rispetto al proprio ricordo. La rima stride : divide riprende la precedente ride, impostando un anticlimax che accompagna il precipitare del passato nell oblio. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Chiarisci il significato dei vv. 3-4. 2 Che cosa significa l espressione evanescenti labbri (v. 5)? SCRIVERE PER... ARGOMENTARE 8 ANALIZZARE 3 L espressione Cigola la carrucola ha una valenza onomatopeica. Perché? 4 Individua i verbi presenti nel componimento e precisane il senso e le funzioni. INTERPRETARE 5 Quale significato simbolico riveste il pozzo? 6 Fino a che punto si può ritenere calzante il riferimento al mito di Orfeo? 7 In quale rapporto stanno oggetti e figure umane? Si deforma il passato, si fa vecchio, / appartiene ad un altro (vv. 6-7). Il tempo trascorso modifica i ricordi? Basandoti sulle tue esperienze personali, proponi delle riflessioni in un testo argomentativo di circa 30 righe. DIBATTITO IN CLASSE 9 Quale ruolo e funzione vengono attribuiti dal poeta alla memoria? Con quali altri testi che conosci puoi confrontare questa poesia? Discutine con i compagni. L AUTORE / EUGENIO MONTALE / 285

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi