Verso la Seconda guerra mondiale

| VERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE | Il consolidamento del regime fascista In Italia, nel corso degli anni Venti e Trenta, il fascismo completa la liquidazione delle istituzioni democratiche e mette in atto una forte limitazione delle libertà individuali, eliminando gli oppositori con la violenza (è il caso del deputato socialista Giacomo Matteotti, assassinato nel 1924, di Piero Gobetti, ucciso nel 1926, e di Antonio Gramsci, che muore nel 1937 dopo una lunga reclusione nelle carceri fasciste). Un efficace propaganda di regime esalta la figura del Duce, come si fa chiamare Mussolini, che fino alla metà degli anni Trenta gode di un ampio consenso interno. Del resto, persino statisti europei quali i britannici Neville Chamberlain (18691940) e Winston Churchill (1874-1965), conservatori ma non certo tacciabili di autoritarismo, non nascondono l apprezzamento per il regime mussoliniano, che ascrive a sé stesso, nel 1929, anche il merito storico di aver portato alla conciliazione la Chiesa e lo Stato grazie al Concordato. L alleanza con il nazismo L invasione dell Etiopia, nel 1935-1936, porta però alla rottura diplomatica con i governi europei democratici. Mussolini si avvicina sempre più alla Germania nazista, con la quale nel 1936 dà vita all Asse Roma-Berlino, subito tradotto nel sostegno militare al generale Francisco Franco nella sanguinosa guerra civile spagnola (1936-1939), conclusasi con la sconfitta del legittimo governo democratico. Nel 1939 Italia e Germania firmano il Patto d acciaio; nel frattempo sono state introdotte anche in Italia le prime leggi razziali (1938), un insieme di provvedimenti discriminatori rivolti contro la popolazione di origine ebraica. Lo scoppio della guerra Le mire naziste non si fermano all annessione dell Austria e del territorio dei Sudeti (1938), come avevano sperato i governi francese e britannico. Ottenuta la neutralità sovietica (patto Ribbentrop-Molotov, agosto 1939), Hitler invade anche la Polonia (1° settembre). Gran Bretagna e Francia non possono più temporeggiare, e il 3 settembre 1939 dichiarano guerra alla Germania: è l inizio della Seconda guerra mondiale (1939-1945). Qualche mese dopo, nel giugno del 1940, anche l Italia entra nel conflitto. Il paese è impreparato dal punto di vista militare, ma Mussolini confida in una rapida vittoria dell alleato tedesco. Le cose andranno molto diversamente da come egli ha immaginato. La cultura | 1 | L ESALTAZIONE DELLA GUERRA La brutalità della tecnica La Prima guerra mondiale è una «guerra di macchine , come la definisce Luigi Pirandello (1867-1936), dove la scienza bellica e la tecnologia cancellano ogni residua nobiltà cavalleresca e ogni traccia di eroismo ancora presenti nelle battaglie in campo aperto tipiche degli scontri dei secoli precedenti: la «malattia immensa ch è la guerra moderna scrive lo scrittore francese Pierre Drieu La Rochelle (1893-1945) si manifesta in una brutale lotta senza dignità, «per burocrati e ingegneri , in un feroce e disumano combattimento a distanza tra due «officine e due artiglierie , tra soldati che non si vedono, non duellano, lontani, irriconoscibili, posti come «in una distanza astratta . Ma è anche una guerra totale che non coinvolge solo eserciti, bensì anche civili, e mobilita milioni di soldati non professionisti, soprattutto soldati-contadini, che si ritrovano in trincea senza nemmeno sapere perché. Un manifesto di propaganda fascista che invita le donne italiane a donare le fedi per raccogliere fondi da destinare alla guerra. Le reazioni degli intellettuali Eppure, quell enorme mattatoio di uomini è inizialmente giustificato con gli alti messaggi della propaganda, che richiama all amor di patria, al coraggio, all onore, alla disciplina. Prima che la verità della morte si imponga con la terribile oggettività della realtà, la parola entusiasta dei letterati è quasi omogenea. A eccezione di qualche voce minoritaria (come quel- L EPOCA E LE IDEE / 25

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi