Classe di letteratura - volume 3B

25 30 35 40 Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole Questo è l Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra dell universo Il mio supplizio è quando non mi credo in armonia Ma quelle occulte mani che m intridono mi regalano la rara felicità Ho ripassato le epoche della mia vita 45 50 Questi sono i miei fiumi Questo è il Serchio al quale hanno attinto duemil anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre Questo è il Nilo che mi ha visto nascere e crescere 21 accoccolato: accovacciato. 22-23 panni sudici di guerra: la divisa militare è sporca sia letteralmente sia metaforicamente a causa dell orrore della guerra. 24 beduino: nomade del deserto. 30 fibra: particella infinitesimale. 34 non mi credo: non credo di essere. 36-38 quelle m intridono: quelle invisi- bili mani del fiume personificato, cioè le correnti delle sue acque, che mi bagnano. Chiarendo l immagine il poeta spiega che sono «mani eterne che foggiano assidue il destino di ogni essere vivente . m intridono: mi imbevono. 42 ripassato: ripercorso nella memoria. 47 Serchio: fiume della Toscana che scor- re per gran parte nel solco compreso tra le Alpi Apuane e l Appennino. Tra le varie località, tocca anche Lucca, la città di cui erano originari i genitori del poeta. 48 hanno attinto: hanno preso l acqua per irrigare i campi. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 147

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi