INTRECCI ARTE - La guerra nella fotografia

intre cci ARTE S Soldati delle brigate internazionali in Spagna, 1937. Londra, Mary Evans Picture Library. S Erich Andres, Un membro della Legione spagnola con le cartucce nei capelli durante i combattimenti nel sobborgo di Teruel, 1936. Madrid. X Alexander Gardner, Veduta del campo dopo la battaglia di Antietam, Maryland, settembre 1862. New York, Metropolitan Museum of Art. La guerra nella fotografia Immortalare la tragedia I primi reportage di guerra L invenzione degli apparecchi compatti La fotografia, fin dalla sua invenzione, è stata uno strumento per documentare la guerra e i suoi orrori, come dimostrano gli scatti eseguiti sui campi di battaglia durante la guerra di Secessione. Mathew B. Brady (1822-1896) comincia la sua carriera di fotografo di guerra realizzando ritratti di soldati per le loro famiglie, ma presto inizia a scattare direttamente sui campi di battaglia, grazie all aiuto di una serie di assistenti, tra i quali lo scozzese Alexander Gardner (1821-1882): con questa documentazione organizza nel 1862 una mostra a New York, The Dead of Antietam (I morti di Antietam, dal nome del luogo di un drammatico scontro tra esercito confederato ed esercito unionista), destinata, con le sue immagini crude, a cambiare la percezione dei combattimenti da parte dell opinione pubblica. Nel 1913 un invenzione trasforma radicalmente il reportage di guerra: la macchina Leica nasce come apparecchio compatto per fotografie di paesaggio e lavora con una pellicola di 35 millimetri, che si srotola orizzontalmente; grazie a una lente ad alta qualità è inoltre in grado di produrre piccoli negativi che possono diventare fotografie di grandi dimensioni. Utilizzando macchine leggere e compatte, i fotografi possono avvicinarsi moltissimo, correndo gravi rischi, ai loro soggetti. Tra il 1936 e il 1939 la guerra civile spagnola, prova generale del secondo conflitto mondiale, vede l arrivo massiccio di fotografi in divisa, «armati di fotocamera , nelle stesse fila degli eserciti che si combattono. Il loro motto è «essere abbastanza vicino , fisicamente e moralmente, al centro degli scontri, per produrre immagini utili anche alla propaganda. 144 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi