Classe di letteratura - volume 3B

DENTRO IL TESTO Alle origini del titolo I contenuti tematici Per comprendere appieno questa poesia di Ungaretti dobbiamo affidarci alle sue parole: «Verso i sedici, diciassette anni, forse più tardi , ricorderà molti anni dopo averla scritta, «ho conosciuto due giovani ingegneri francesi, i fratelli Thuile, Jean e Henri Thuile. [ ] Mi parlavano d un porto, d un porto sommerso, che doveva precedere l epoca tolemaica, provando che Alessandria era un porto già prima d Alessandro, che già prima d Alessandro era una città. Non se ne sa nulla. Quella mia città si consuma e s annienta d attimo in attimo. Come faremo a sapere delle sue origini se non persiste più nulla nemmeno di quanto è successo un attimo fa? Non se ne sa nulla, non ne rimane altro segno che quel porto custodito in fondo al mare, unico documento tramandatoci d ogni era d Alessandria. Il titolo del mio primo libro deriva da quel porto: Il porto sepolto . La poesia come un viaggio di conoscenza Il porto sepolto è dunque una sorta di luogo dell anima, un simbolo indecifrabile che riposa dentro di noi. Il poeta cerca di immergervisi, esplorando quel recesso misterioso: Vi arriva (v. 1), alla fine di un viaggio interiore, al termine di un perenne nomadismo alla ricerca di qualcosa. Quando riemerge (torna alla luce, v. 2), comunica al mondo ciò che ha visto, le parole che vi ha trovato, il canto di quella realtà ineffabile che si trova al fondo della nostra anima. Questo messaggio da rivelare agli altri è per Ungaretti la poesia: una sorta di inchiesta continua, una ricerca dentro e fuori noi stessi, inseguendo l oltre e l eterno. Tuttavia Ungaretti è cosciente che il lessico consueto e il linguaggio razionale non sono adeguati a spiegare la verità profonda dell essenza umana: deve accontentarsi di offrire qualche frammento rivelatore di un segreto che non può essere colto e svelato del tutto. Le parole, cioè, sono un nulla (v. 6), nient altro che un fragile reperto di una materia incommensurabilmente più ardua; eppure quel nulla è al tempo stesso qualcosa di importante, preziosa testimonianza di verità, messaggio autentico da comunicare e condividere con il prossimo. Un atto iniziatico La poesia acquista così una funzione fondamentale, che consiste nella sua valenza di iniziazione e di rito: rivelare la realtà che giace sotto le parvenze del vivere e che non è conoscibile con gli strumenti ordinari della ragione; scandagliare in profondità per cercare nell abisso della psiche un illuminazione folgorante. In quest ottica al poeta viene concessa ancora la privilegiata capacità di comprendere l alfabeto del mondo, decifrandone come un veggente o un oracolo segnali e codici. Non a caso egli disperde (v. 3) i suoi canti come al vento disperdevano i propri responsi i sacerdoti orfici e le sibille dell antichità. Una semplicità apparente Le scelte stilistiche Il bagaglio lessicale alto della lirica tradizionale italiana è archiviato, ma la semplicità riguarda solo il lessico: la poesia comunica un significato oscuro, da decifrare all interno di una sequenza sintattica frantumata. Per coglierne il senso, il lettore non può prescindere dal titolo, che va considerato parte integrante del testo, come suggerisce l attacco lirico in medias res. Qui troviamo il primo deittico della lirica (Vi arriva), seguito da altri due, accostati in antitesi (questa poesia, v. 4; quel nulla, v. 6), per marcare il senso di indeterminatezza che caratterizza la misteriosa e inafferrabile ambiguità della poesia. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Riassumi il contenuto della poesia. ANALIZZARE 2 Qual è il soggetto dell espressione mi resta (v. 5)? 3 Nella seconda strofa compaiono accostamenti tra termini apparentemente antitetici: individuali. INTERPRETARE 4 Quali azioni svolge il poeta nella prima strofa? Con quali significati simbolici? 5 Qual è il ruolo che Ungaretti attribuisce in questi versi alla figura del poeta? 6 La poesia è per Ungaretti ciò che resta di quel nulla / d inesauribile segreto (vv. 5-7). Quale relazione possiamo stabilire fra questa idea e la sua ricerca della brevità ed essenzialità? 134 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi