La guerra

IN BREVE significato simbolico: il poeta deve far emergere dal profondo una voce e un messaggio destinati all intera umanità. Con le sue parole egli sollecita l uomo a non arrendersi di fronte alle sconfitte e a ricercare un alto significato nell accettazione del destino comune, comunicando i valori della speranza e della meraviglia. La terza e la quarta sezione raccolgono le poesie sulla guerra e i suoi orrori, con l affermazione della volontà di «vivere nonostante tutto . Naufragi e Girovago Da qui in poi, il motivo principale di tutto il resto della raccolta è l esperienza vissuta da soldato nella Prima guerra mondiale, dalla quale il poeta trae la volontà di «vivere nonostante tutto . La riflessione sull esistenza si dispiega anche nelle due sezioni Naufragi e Girovago, dove accanto all istintiva vitalità affiorano la stanchezza interiore, la malinconia e un senso di abbandono che accompagna la presenza incombente della morte. Le poesie della quinta sezione, scritte dopo la guerra, inaugurano una nuova stagione creativa. Prime Una sensibilità turbata e sofferente attraversa anche l ultima sezione della raccolta, intitolata Prime, che comprende poesie composte dopo la fine del conflitto e considerate dall autore come il preannuncio di una nuova stagione poetica. | LA GUERRA | La tragedia individuale e collettiva della guerra suscita in Ungaretti il desiderio di purezza e di comunione con gli altri. In comunione con il prossimo Il tema fondamentale della raccolta è costituito dalla guerra. In Ungaretti la parola poetica interagisce con la Storia, quella privata del poeta e quella collettiva dell umanità. la stessa esperienza della vita di trincea a presentare la realtà nella sua cruda violenza e a offrire un immagine dell io fusa con il mondo che lo circonda («Ora sono ubriaco / d universo , La notte bella), in termini che ricordano il panismo di d Annunzio. La tragedia, di cui il soggetto lirico è testimone attivo, non lo porta a estraniarsi o a rifugiarsi in una dimensione individualistica: al contrario, la carneficina e la morte suggeriscono l aspirazione a una sorta di innocenza primigenia, in cui l esistenza del singolo può superare il proprio sradicamento trovando comunione e conforto nella condivisione di un destino collettivo. Di fronte alla guerra e alle sue atrocità si erge con forza la vita, e si rafforza il senso di fratellanza fra gli uomini. La vita si afferma sulla morte L adesione all esistenza («Non sono mai stato / tanto / attaccato alla vita , Veglia, T3, p. 135) si manifesta con tanta più forza quanto più questa si rivela nella sua esile fragilità, in una sorta di vitalistico paradosso. Allo stesso modo, la constatazione dell insensata crudeltà della guerra accentua la propensione a percepire la fraternità dell altro, del prossimo, compresi coloro che si trovano sul fronte opposto. La vitalità una vitalità istintuale, biologica , non complicata da alcuna sovrastruttura ideologica riafferma i propri diritti in mezzo al dolore, riaccendendo il senso di appartenenza alla specie umana e trasformando la poesia in una sorta di strumento di salvezza, in un arma contro la sofferenza. Soldati in trincea in un momento di sosta del combattimento. L AUTORE / GIUSEPPE UNGARETTI / 127

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi