Se nella poesia Sei la terra e la morte di Pavese la figura femminile appare nemica e ostile, dunque collegata all’idea della morte, nel seguente testo del milanese Milo De Angelis (n. 1951) l’immagine di un’antica compagna di scuola equivale a uno scoppio di vitalità. L’autore ricorda nome e cognome della ragazza, Stefania Annovazzi, ma anche il soprannome che egli le attribuì, Atalanta (la mitica eroina greca abile nella corsa), per le sue straordinarie prestazioni atletiche. L’insieme della descrizione trasmette il ritratto di una adolescente attraente, intelligente, moderna, anticonformista: insomma, una donna forte ed energica, che però non sembra affatto prevaricare sulla controparte maschile, la quale anzi, a distanza di anni, la ricorda con un senso di tenerezza.