L’atteggiamento dualistico nei confronti della realtà

IN BREVE La disperazione per la perdita della fede nel trascendente si concretizza in orride immagini di morte. I segni della disperazione D altra parte, l ossessione per la morte e il gusto del macabro si possono considerare sintomi di un rapporto problematico con la vita e di una personalità nevrotica. Sono, di fatto, anche la conseguenza della perdita di un orizzonte metafisico. Se la morte non è più la tappa di un processo esistenziale, ma un evento terribile perché privo di un senso trascendente, essa non riveste più alcun significato, e dunque può soltanto essere osservata nei suoi aspetti materiali e fisiologici: la rigidità del corpo morto, la consunzione del cadavere, i vermi che lo divorano, l orrido sono il segno di una profonda disperazione, spesso sinceramente avvertita, al di là di certe pose scandalose esibite. Anche la figura femminile assume sembianze sgradevoli e, a tratti, diaboliche. La sgradevolezza dell immagine femminile Nel solco questa ricerca del disgusto si colloca la propensione a rappresentare la figura femminile come brutta, sgraziata, sgradevole, malata, vampiresca e satanica, in opposizione ai modelli letterari tradizionali che la raffiguravano come angelicata e salvifica. Donne fosche anziché chiare : nel breve romanzo Fosca (1869) di Tarchetti, Fosca e Clara sono i due personaggi-prototipi femminili, rispettivamente nero e solare ; il protagonista finirà per essere attratto proprio da Fosca, una donna malata e isterica, pur sapendo che l amore per lei lo condurrà alla rovina e all annientamento. | L ATTEGGIAMENTO DUALISTICO NEI CONFRONTI DELLA REALT | Nel Positivismo gli Scapigliati vedono una luce contro l ignoranza e la superstizione, ma non ne condividono la fiducia nel progresso. La diffidenza verso la scienza Un bersaglio polemico degli autori scapigliati è la scienza positivista, con la sua pretesa di spiegare e razionalizzare tutto l esistente. A prima vista ciò potrebbe sembrare una contraddizione: nei loro testi, infatti, sono spesso presenti medici, anatomisti, scienziati, pratiche di esperimenti e autopsie di cadaveri, luoghi quali La morte in maschera Vicino alle tematiche della Scapigliatura è il pittore e incisore belga James Ensor (1860-1949). Di origini nobili, abbandonò gli studi e si dedicò all arte, con fortune alterne: le sue opere, considerate scandalose, vennero spesso rifiutate, finché a partire dagli anni Venti del XX secolo il suo talento fu finalmente riconosciuto. In questa tela, su uno sfondo indistinto che occupa tutta la parte superiore, un gruppo di figure mascherate circonda la morte, rappresentata come un teschio dal vivace cappello rosso e dall abito bianco. Le maschere animali e figure umane sono colorate e vitali, pur con uno sguardo allucinato, e sembrano voler sconfiggere il potere della morte. James Ensor, Maschere di fronte alla morte, 1888. New York, Museum of Modern Art (MoMA). LA CORRENTE / LA SCAPIGLIATURA / 89

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento