Competenze in azione

COMPETENZE in azione Società liquida e retrotopia Se la nostalgia del passato inibisce la visione del futuro Umberto Boccioni, La città che sale, 1910-1911. New York, Museum of Modern Art (MoMA). Volgersi indietro con malinconia o guardare avanti con paura e rabbia: sono queste le due tendenze della società contemporanea? L essere umano, in qualsiasi periodo storico, è sempre stato accompagnato da grandi paure: paura dei barbari invasori all epoca dell Impero Romano, paura della fine del mondo all avvicinarsi dell anno Mille, paura di malattie come la peste (descritta per esempio da Boccaccio e Manzoni) o, più recentemente, di virus come il Covid-19, paura di guerre e catastrofi naturali. Anche il mondo contemporaneo per quanto possa sembrare più sicuro e controllato deve fare i conti con le proprie paure e con un forte senso di precarietà: il noto sociologo ( Orientamento, p. 809) polacco Zygmunt Bauman (1925-2017), in base alle sue analisi sulla frantumazione dell identità e sulla solitudine, definisce la nostra una società dell incertezza . In particolare, egli elabora il concetto chiave di liquidità , vale a dire la consapevolezza che nell epoca presente tutto è incerto, mutevole, fluido: questo scatena altri fenomeni collaterali, come la dominante apatia politica, in cui si impongono il culto ossessivo della propria immagine e l allentamento dei legami sociali annacquati in una nebulosa e idealizzata comunità . In tale contesto di instabilità e precarietà, si riscontrano soprattutto due atteggiamenti: quello di chi si rifugia 806 nel passato abbandonandosi a una nostalgia inconcludente e quello di chi guarda al futuro senza speranze e, anzi, con terrore. Tornare indietro, pensando che il passato sia meglio del presente, è un atteggiamento che ritroviamo anche nella letteratura. Pascoli, per esempio, lo fa celebrando la vita contadina che ristretta al nido domestico, scandita dalle stagioni e dai tempi del raccolto egli sente come un rifugio molto rassicurante. Il poeta vede la modernità con occhio ostile, dominata dai conflitti, smarrita e senza più certezze; al contrario, idealizza con una sorta di ottica regressiva il mondo sano del contado, ancora protetto dalle tradizioni e dalla rete degli affetti familiari. Ben diverso è l atteggiamento di d Annunzio, che sa sfruttare le potenzialità della società di massa per imporre il proprio mito. La sua vita inimitabile , abilmente reclamizzata grazie a uno spregiudicato uso dei mezzi di comunicazione, costituisce un affascinante modello al passo con i tempi, capace di suggestionare gli italiani, sottraendoli alla meschinità del presente e proiettandoli in un universo di sogni e desideri da realizzare. Quali opere di Pascoli e d Annunzio potresti mettere a confronto per dimostrare queste affermazioni?

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento