Pagine di realtà - Il paesaggio come luogo di comunità

AGENDA 2030 cazion CA e CIVI Pagine di realtà OBIETTIVO E COMUNIT 11 CITT SOSTENIBILI Edu Il paesaggio come luogo di comunità Forse a tutti è capitata la stessa esperienza vissuta e descritta da Carducci: tornare in un luogo importante per la propria vita e rivisitare nella propria mente ricordi mai sopiti, associati a quel paesaggio. Attenzione, però: come ci insegna in questo brano la filosofa Luisa Bonesio (n. 1950), il termine paesaggio ha una valenza più complessa e profonda del termine ambiente , che è un suo sinonimo solo a prima vista. Sul paesaggio infatti insistono memorie individuali (come quelle del poeta, alla vista dei cipressi maremmani) ma anche collettive: ogni territorio possiede una propria inconfondibile peculiarità, in cui si riconosce la comunità che lo abita o l ha abitato. In questi anni si è disegnato un importante movimento di consapevolezza e riflessione volto a riscoprire l esistenza di un nomos1 intrinseco ai luoghi, che rimettesse in discussione modalità ed effetti di una pianificazione orientata da criteri quantitativi e meramente funzionalistici, responsabile del diffuso degrado (geologico, ambientale e culturale) dei territori: quell insieme individuabile di invarianti che gli urbanisti chiamano lo statuto del luogo ; una griglia di caratteristiche che definiscono l irriducibile singolarità, la fisionomia propria di un territorio, la sua specificità differenziale, la sua cifra espressiva. Si tratta di caratteri non interamente identificabili nella pura sembianza estetica, che ne è, casomai, la modalità in cui ne leggiamo l attuazione culturale e storica. Non va dimenticato, infatti, che uno stesso territorio , medesimo quanto a morfologia, dati climatici, vegetazione, struttura geologica, ecc. può essere attualizzato in paesaggi diversi da culture differenti: i dati oggettivi del territorio geografico costituiscono delle condizioni di possibilità che possono venire, entro certi limiti, interpretate, selezionate, realizzate o sottolineate diversamente a seconda della cultura che le assume come proprio paesaggio materno . Il che ricorda opportunamente come termini (e concetti) come territorio , ambiente , paesaggio non siano affatto sinonimi; in particolare, come vada evitata la riduzione del paesaggio , che è sempre una costruzione culturale, all ambiente , che ne è la condizione di possibilità naturale ed ecologica. Il che comporta anche la parzialità di ogni riduzione alla pura dimensione ambientale o ecologica della conservazione e/o valorizzazione del paesaggio. Questo indirizzo teorico si trova finalmente recepito, oltre che nel testo della Convenzione sul paesaggio, anche nel recente Nuovo codice dei beni culturali e pa- esaggistici varato nel gennaio del 2004, sulla base della delega prevista dall art. 10 della legge n. 137, 6 luglio 2002, in cui beni culturali e paesaggio sono concepiti come patrimonio identitario dell intera collettività nazionale . Nella fattispecie, alla Parte Terzaa del testo, dedin ccata ai Beni paesaggistici , l art. 131, 2 recita: La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valod ri che esso esprime quali manifestazzioni identitarie percepibili . 1 nomos: termine della lingua greca antica, usato qui con il signi- ficato di consuetudine , costume , legge umana . 79

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento