La caduta nel “pirandellismo” e il "teatro dei

IN BREVE Dopo alcune opere teatrali che ripetono gli stessi schemi ormai collaudati, Pirandello approda al mito, portando la sua arte alle soglie del Surrealismo. | LA CADUTA NEL PIRANDELLISMO E IL TEATRO DEI «MITI | Dal metateatro al «mito Sull onda del successo mondiale che accompagna le rappresentazioni delle sue commedie, Pirandello successivamente quasi si adagia in una produzione meno originale, che ripete gli schemi drammaturgici del periodo precedente. La vita che ti diedi (1923), L amica delle mogli (1926), Diana e la Tuda (1927), Quando si è qualcuno (1933) sono drammi in cui l autore indulge a un facile pirandellismo , che si traduce nella stanca e insistente ripetizione degli stessi temi, di tecnicismi collaudati e di forme spesso cerebrali e artificiose. Un sostanziale cambiamento di direzione è rappresentato, invece, dagli ultimi progetti teatrali, in cui Pirandello abbandona la riflessione metateatrale e prospetta una fuga totale nel mondo della fantasia e della poesia, approdando a grandi tematiche esistenziali e al «mito , termine che egli stesso usa per definire questi lavori. La nuova colonia (1928), Lazzaro (1929), I giganti della montagna (1930, incompiuto, rappresentato postumo nel 1937), insieme alla Favola del figlio cambiato (1930), musicata dal compositore Gian Francesco Malipiero, portano l arte di Pirandello alle soglie del Surrealismo. Luoghi immaginari, eventi soprannaturali e simboli irrazionali campeggiano in queste opere, in cui viene meno ogni residuo elemento realistico e l atmosfera si fa onirica e fantastica. Che si tratti della rappresentazione di un utopia, cioè di un mito sociale , come è nella Nuova colonia; di una nuova fede, cioè di un mito religioso , come in Lazzaro; o di una riflessione sull arte nella società moderna, minacciata dai giganti del potere nei Giganti della montagna, il realismo allucinato di marca pirandelliana si trasforma in allegoria e in suggestioni mistiche e trascendenti, evocate da un linguaggio lirico ed enigmatico. Da destra, Luigi Pirandello, Isa Miranda e Pierre Blanchar sul set del film Il fu Mattia Pascal, di Pierre Chenal, 1936. L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 783

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento