Classe di letteratura - volume 3A

Il gergo cinematografico Le scelte stilistiche L uso del tempo presente, fin dall inizio del romanzo, non indica alcuna contemporaneità fra storia e racconto, ma inscrive la dimensione del testo nella fredda impassibilità di un lavoro scientifico o teorico, in un presente quasi atemporale proprio della riflessione filosofica. La prosa pirandelliana è comunque, come sempre, molto vicina alla realtà delle cose: dialoghi immaginari, monologhi, confessioni e riflessioni spezzano il discorso, scandendo un ritmo vario e incalzante, che rispecchia da vicino il pensiero tormentato della voce narrante. A rendere lo stile ancora più concreto e vicino al reale contribuiscono gli inserti specifici del lessico cinematografico. L attenzione minuziosa agli aspetti gergali dell ambiente in cui si svolge la vicenda dà al lettore la sensazione di essere condotto per mano alla scoperta di un mondo nuovo. Il treppiedi a gambe rientranti su cui si colloca la macchina da presa, gli apparatori, il tappeto, la piattaforma, il lapis turchino con cui si segna il campo (rr. 49-53); e poi ancora le indicazioni tecniche sulla quantità di pellicola necessaria per girare una scena, la funzione del direttore e molti altri particolari costituiscono la materia prima di un romanzo che si può leggere anche come uno spaccato storico sul cinema nel 1915. L intento di Pirandello, forse, è stato anche quello di dare testimonianza delle caratteristiche di un arte ancora alle prime armi, cogliendola all origine di un percorso che giunge fino ai nostri giorni. Cinema, tavola didattica, 1900 ca. Collezione privata. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 2 Quali sono le conseguenze, secondo il protagonista, di una vita che di giorno in giorno sempre più si còmplica e s accèlera (r. 37)? In quali termini Serafino Gubbio parla della reificazione e della produzione in serie, quando si chiede: E come volete che ce le ridiano, l anima e la vita, in produzione centuplicata e continua, le macchine? (rr. 109-110). more che accompagna la quotidianità nel mondo moderno. INTERPRETARE 6 Perché, nell alienazione della civiltà moderna, gli svaghi sembrano a volte Più faticosi e complicati del lavoro (r. 30)? 7 Per quale ragione Serafino Gubbio afferma che nella sua mansione di operatore non è rimasto nulla dell originario significato del verbo operare? ANALIZZARE 3 All inizio del brano Serafino Gubbio parla del congegno esterno, vorrei dir meccanico della vita che fragorosamente e vertiginosamente ci affaccenda senza requie (rr. 15-16). Come si manifesta, nelle righe successive, questa frenesia della vita moderna? 4 Trova ed evidenzia il passo in cui vengono denunciate apertamente la stupidità delle macchine e la loro trasformazione da strumenti a padroni dell uomo. 5 Cerca nel testo la frase in cui Pirandello usa la metafora del ronzio del calabrone per riferirsi al ru- SCRIVERE PER... ARGOMENTARE 8 Qual è l atteggiamento di Serafino Gubbio e, dietro di lui, di Pirandello nei confronti della civiltà delle macchine che si afferma all inizio del Novecento? Prova a spiegarlo in un testo argomentativo di 30 righe a partire da un commento alla seguente frase: La macchinetta anche questa macchinetta, come tante altre macchinette girerà da sé. Ma che cosa poi farà l uomo quando tutte le macchinette gireranno da sé, questo, caro signore, resta ancora da vedere (rr. 87-90). L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 771

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Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento