Classe di letteratura - volume 3A

ANALISI ATTIVA L invito dei sinceri amici dell infanzia I contenuti tematici L ispirazione della poesia nasce da una situazione autobiografica. Durante un viaggio in treno, Carducci rivede dopo tanto tempo i luoghi che hanno fatto da teatro alla sua spensierata giovinezza, nel cuore della Maremma toscana. Preso dalla commozione, egli sente l esigenza, ora che sta diventando vecchio, di riprendere il dialogo immaginario con gli amati cipressi, compagni di una stagione della vita felice e irripetibile, che tentano di convincerlo a rimanere con loro per ammirare, come da bambino, i voli degli uccelli al tramonto, l azzurro del mare, i cavalli all ombra delle querce. Tuttavia, proprio il tornare indietro nel tempo suscita nel poeta la triste consapevolezza che quella fuga sull onda piacevole dei ricordi è un effimera illusione: il passato non si ripresenterà ed egli ora non può più trattenersi in quei luoghi, perché lo attendono le preoccupazioni della vita reale, le esigenze della sua famiglia, una figlia bisognosa di assistenza. 1. Qual è l atteggiamento dei cipressi nei confronti del poeta? 2. Quale immagine del giovane poeta emerge dalle parole dei cipressi? Un amaro resoconto esistenziale Ora, in un tempo che sembra costringerlo ai bilanci di un intera vita, l autore può affermare con autoironia di essere un poeta celebrato, ancora capace di passioni autentiche, pronto a lanciare sassi (v. 28) contro gli avversari di sempre; al tempo stesso, però, sente di dover ammettere il proprio fallimento di uomo, che cede alla commossa autocommiserazione poiché si vede avviato al tramonto, dimentico della genuinità magnanima della giovinezza, pover uomo (v. 36) costretto a vivere tra le preoccupazioni di un esistenza artificiosa, quando la felicità da sempre agognata era lì, a portata di mano, nella semplicità della campagna. 3. Qual è il significato dell espressione Se voi sapeste (v. 23)? Che cosa indicano, in particolare, i puntini di sospensione? 4. Quale autoritratto di sé adulto delinea il poeta? Le vane promesse del passato La meditazione del poeta tratteggia dunque una sorta di disincantata riflessione sul senso della vita. Perdute l innocenza e la speranza della felicità, Carducci arriva a comprendere la triste verità nascosta dietro la favola ascoltata da bambino dalla voce di nonna Lucia: la storia della fanciulla che cerca invano l amore perduto gli si rivela come il simbolo della sua stessa vita, spesa a dar forma ai vani fantasmi di desideri irraggiungibili. Non gli rimane che rassegnarsi alla sola tranquillità che gli sarà concesso provare: quella della morte, quando finalmente pacificato riposerà sotto l ombra dei cipressi, in quello stesso cimitero in cui è sepolta la nonna. L immagine conclusiva, infine, chiude con un vago sapore ironico il bilancio dell esistenza del poeta: un tempo egli avrebbe potuto essere come i tanti allegri puledri che corrono lieti e fiduciosi per salutare nitrendo il rumore del treno, allegoria dell aspirazione giovanile al successo e delle seducenti promesse del futuro. Adesso egli è invece più simile all asin bigio (v. 113) che, sordo alle illusioni e ai richiami ingannevoli della locomotiva a vapore, rimane a rosicchiare un cardo, una pianta dai bei fiori ma piena di spine, e si accontenta del necessario, indifferente al succedersi degli eventi. 5. Come vengono definite, dai cipressi, le inquietudini che attraversano l animo del poeta? A che cosa sono paragonate? 6. Perché, secondo te, Carducci inserisce una fiaba popolare nel suo componimento? 7. Quali età della vita e atteggiamenti verso di essa rappresentano, rispettivamente, i puledri e l asino bigio? L AUTORE / GIOSU CARDUCCI / 77

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento