Classe di letteratura - volume 3A

35 40 45 50 55 60 65 70 nella biblioteca, aver cioè il loro particolar sapore. Io scrollo le spalle e gli rispondo che non è fatica per me. E poi altro mi trattiene. Tutto sudato e impolverato, don Eligio scende dalla scala e viene a prendere una boccata d aria nell orticello che ha trovato modo di far sorgere qui dietro l abside, riparato giro giro da stecchi e spuntoni. «Eh, mio reverendo amico , gli dico io, seduto sul murello, col mento appoggiato al pomo del bastone, mentr egli attende alle sue lattughe. «Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo. In considerazione anche della letteratura, come per tutto il resto, io debbo ripetere il mio solito ritornello: Maledetto sia Copernico! . «Oh oh oh, che c entra Copernico! , esclama don Eligio, levandosi su la vita, col volto infocato sotto il cappellaccio di paglia. «C entra, don Eligio. Perché, quando la Terra non girava . «E dàlli! Ma se ha sempre girato! . «Non è vero. L uomo non lo sapeva, e dunque era come se non girasse. Per tanti, anche adesso non gira. L ho detto l altro giorno a un vecchio contadino, e sapete come m ha risposto? ch era una buona scusa per gli ubriachi. Del resto, anche voi scusate, non potete mettere in dubbio che Giosuè fermò il Sole.4 Ma lasciamo star questo. Io dico che quando la Terra non girava, e l uomo, vestito da greco o da romano, vi faceva così bella figura e così altamente sentiva di sé e tanto si compiaceva della propria dignità, credo bene che potesse riuscire accetta una narrazione minuta e piena d oziosi particolari. Si legge o non si legge in Quintiliano, come voi m avete insegnato, che la storia doveva esser fatta per raccontare e non per provare? .5 «Non nego , risponde don Eligio, «ma è vero altresì che non si sono mai scritti libri così minuti, anzi minuziosi in tutti i più riposti particolari, come dacché, a vostro dire, la Terra s è messa a girare . «E va bene! Il signor conte si levò per tempo, alle ore otto e mezzo precise La signora contessa indossò un abito lilla con una ricca fioritura di merletti alla gola Teresina si moriva di fame Lucrezia spasimava d amore Oh, santo Dio! e che volete che me n importi? Siamo o non siamo su un invisibile trottolina, cui fa da ferza un fil di sole,6 su un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira, senza saper perché, senza pervenir mai a destino, come se ci provasse gusto a girar così, per farci sentire ora un po più di caldo, ora un po più di freddo, e per farci morire spesso con la coscienza d aver commesso una sequela di piccole sciocchezze dopo cinquanta o sessanta giri? Copernico, Copernico, don Eligio mio ha rovinato l umanità, irrimediabilmente. Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell infinita nostra piccolezza, a considerarci anzi men che niente nell Universo, con tutte le nostre belle scoperte e invenzioni; e che valore dunque volete che abbiano le notizie, non dico delle nostre miserie particolari, ma anche delle generali calamità? Storie di vermucci ormai le nostre. Avete letto di quel piccolo disastro delle Antille?7 Niente. La Terra, poverina, stanca di girare, come vuole quel canonico polacco, senza scopo, ha avuto un piccolo moto d im- 4 Giosuè fermò il Sole: beffarda allusio- ne al passo della Bibbia su cui fece perno il processo a Galileo Galilei; don Eligio è pur sempre un sacerdote tenuto al rispetto dei testi sacri. 5 Si legge provare: il riferimento è al re- tore latino Marco Fabio Quintiliano (35/4096 ca d.C.), autore del trattato Institutio oratoria (La formazione dell oratore). 6 cui fil di sole: a cui fa da sferza (fer- za) un raggio di sole, ossia mossa dal sole. 7 Avete letto Antille?: l autore si riferisce all eruzione del vulcano La Pelée, in Martinica, che nel 1902 aveva distrutto Saint-Pierre causando un ingente numero di vittime. L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 749

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Dal secondo Ottocento al primo Novecento