I temi

IN BREVE bizzante, [ ] una specie di momentanea vacanza consentita alla genialità, a controparte e a sollievo dell abitudine al forte e greve pensare . Mattia significa insomma matto , come alla fine del romanzo confermerà lo stesso fratello del protagonista. Mattia Pascal può dunque essere definito con una dittologia: matto e filosofo. L identità costruita a tavolino per la forzata rinascita del protagonista, quella di Adriano Meis, deve invece il cognome a un filosofo positivista, Camillo De Meis (1817-1891), citato nel romanzo da alcuni compagni di viaggio sul treno verso Torino, e il nome al celebre imperatore romano vissuto nel II secolo d.C. I temi Mattia vorrebbe una vita diversa: per questo è disposto ad abbandonare la propria identità, ma ciò comporta la definitiva emarginazione sociale. Lo smarrimento dell identità Il tema centrale del romanzo è lo smarrimento dell identità individuale. Come ha notato Adriano Tilgher, nella vicenda di Mattia Pascal si manifesta il dissidio irrisolvibile tra «vita e «forma , tra l anelito alla libertà e le costrizioni della quotidianità. Mattia vorrebbe un esistenza alternativa alla meschinità della famiglia, all anonimato del lavoro, alla grettezza del suo ambiente, ma è condannato al fallimento. Alla fine di tutto, infatti, egli si troverà in una condizione addirittura peggiore di quella iniziale, avendo perso i legami affettivi e sociali (che pure gli stavano stretti) senza aver guadagnato nulla in cambio. Il tentativo di Mattia Pascal è un azzardo, una scommessa perduta, il cui risultato sarà l esclusione dalla vita e un emarginazione non desiderata. Mattia non è pronto per il salto nel vuoto che compirà Vitangelo Moscarda in Uno, nessuno e centomila, abbandonando ogni identità per aderire al flusso ininterrotto e indefinito dell esistenza; egli non sa elevarsi a una superiore consapevolezza critica per riconoscere che l io qualsiasi io, qualsiasi nome è sempre e comunque una costruzione artificiosa e soffocante. Tagliare la barba, far crescere i capelli, coprire con lenti scure l occhio strabico sono tutti atti superficiali, perfettamente inutili. Questo maldestro tentativo di mascherarsi viene presentato da Pirandello in un ottica umoristica: all inizio, infatti, si è portati a vedere, in questi particolari, gli aspetti più comici della vicenda di Mattia Pascal; a poco a poco, però, subentra la riflessione sul significato che essi hanno in relazione alla condizione esistenziale del protagonista, sempre più solo e smarrito, tanto che la pietà diviene il sen- Christopher Wood, Una piazza a Roma, 1925. Collezione privata. L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 745

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento