IL CARATTERE - Solitudine e malinconia

LA FOLLIA D I A N TO N I E T TA Un altro grande scrittore siciliano, Leonardo Sciascia, riflettendo sulla labilità mentale di Antonietta Portulano, la sposa di Pirandello, scrisse che «la roba , la sua roba , era rifugio, sicurezza, identità . Quando avvenne il disastro della miniera di zolfo, la perdita della roba la fece precipitare in un abisso da cui non si riprenderà più. Fu internata nel 1919 in una casa di cura romana, dove morirà quarant anni dopo. Luigi Pirandello con la moglie Antonietta e i figli Lietta e Fausto. IL CARATTERE SOLITUDINE E MALINCONIA I sentimenti di un intera vita Profonda malinconia e lucida amarezza: questi i cardini nella vita come nell arte della personalità di Pirandello. Bambino gracile e incline alla riflessione, poi ragazzo turbato dalla corruzione regnante nel mondo degli adulti, Pirandello sembra votato fin dall adolescenza a una cupa meditazione che egli stesso descriverà come un «abisso nero, popolato di foschi fantasmi, custodito dallo sconforto disperato . Un generale senso di solitudine e di estraneità alla vita accompagna l intero percorso esistenziale dello scrittore, mettendone a dura prova la dimensione affettiva. La sessualità tormentata Particolarmente difficile appare il rapporto con il padre, uomo dall esuberanza vitale perfino eccessiva, prepotente e infedele. Questi tratti suscitano un aperta ostilità nell animo del figlio, il quale tuttavia non si ribella mai, tranne che nella scelta di assecondare la propria vocazione letteraria, mal vista dalla famiglia. Anche negli affetti privati il giovane Luigi non sa imporsi all autorità paterna: il matrimonio con Antonietta Portulano è combinato dalle famiglie per motivi economici e, pur sostenuto da un sentimento sincero, è accettato da Pirandello come un atto dovuto. Forse sta proprio nell esibita viri- lità del padre la radice del suo difficile rapporto con il sesso e della sua visione distorta dell amore, di cui manifesta un disperato e inappagato bisogno. Da bambino gli capita di assistere all incontro di una coppia di adulteri in un rudere cittadino adibito a camera mortuaria: è probabilmente da quel momento che l immagine della morte e quella della sessualità si sovrappongono, a complicare una già incerta educazione sentimentale. Il bisogno di affetto Più vicina al cuore dell autore è la madre Caterina, per la quale prova una profonda venerazione. Consapevole del dolore e della vergogna che i tradimenti del marito le arrecano, lo scrittore sembra avvertire sulla propria pelle le inquietudini che intravede nei suoi silenzi. Il bisogno della dolcezza materna traspare anche nei rapporti di Pirandello con le altre donne della sua vita: la sorella Lina, la figlia Lietta, poi la giovane amante Jenny e la moglie Antonietta, infine la musa ispiratrice, l attrice Marta Abba. Nelle lettere che invia a quest ultima sono sempre presenti la ricerca di un affetto caldo e vero e il desiderio di costruire e proteggere un nido che dissolva la solitudine del suo animo tormentato. In questo conflitto interiore si consuma l esistenza di un uomo che vorrebbe piangere o ridere, ma non ci riesce perché il pianto si fa «nodo alla gola e il riso «muore in una smorfia fredda sulle labbra . L AUTORE / LUIGI PIRANDELLO / 715

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento