Classe di letteratura - volume 3A

120 125 130 135 140 145 150 155 Sul frontispizio di un vocabolario trovo questa mia registrazione fatta con bella scrittura e qualche ornato: «Oggi, 2 Febbraio 1886, passo dagli studii di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta!! . Era un ultima sigaretta19 molto importante. Ricordo tutte le speranze che l accompagnarono. M ero arrabbiato col diritto canonico20 che mi pareva tanto lontano dalla vita e correvo alla scienza ch è la vita stessa benché ridotta in un matraccio.21 Quell ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività (anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo.22 Per sfuggire alla catena delle combinazioni del carbonio23 cui non credevo ritornai alla legge.24 Pur troppo! Fu un errore e fu anch esso registrato da un ultima sigaretta di cui trovo la data registrata su di un libro. Fu importante anche questa e mi rassegnavo di ritornare a quelle complicazioni del mio, del tuo e del suo25 coi migliori propositi, sciogliendo finalmente le catene del carbonio. M ero dimostrato poco idoneo alla chimica anche per la mia deficienza di abilità manuale. Come avrei potuto averla quando26 continuavo a fumare come un turco? Adesso che son qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l uomo ideale e forte che m aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.27 Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia28 da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. Che cosa significano oggi quei propositi? Come quell igienista vecchio, descritto dal Goldoni,29 vorrei morire sano dopo di esser vissuto malato tutta la vita? Una volta, allorché da studente cambiai di alloggio, dovetti far tappezzare a mie spese le pareti della stanza perché le avevo coperte di date. Probabilmente lasciai quella stanza proprio perché essa era divenuta il cimitero dei miei buoni propositi e non credevo più possibile di formarne in quel luogo degli altri. Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand è l ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute. Le altre hanno la loro importanza perché accendendole si protesta la propria libertà e il futuro di forza e di salute permane, ma va un po più lontano. Le date sulle pareti della mia stanza erano impresse coi colori più varii ed anche ad olio. Il proponimento, rifatto con la fede più ingenua, trovava adeguata espressione nella forza del colore che doveva far impallidire quello dedicato al proponimento anteriore. Certe date erano da me preferite per la concordanza 19 un ultima sigaretta: nell uso dell artico- lo indeterminativo si coglie tutta l autoironia di Zeno, come se dicesse non l ultima, ma una delle tante sigarette che si era proposto di fumare come ultime, pur sapendo in partenza che non sarebbe stato così. 20 diritto canonico: il diritto ecclesiastico, anche se qui simboleggia in genere gli studi di Giurisprudenza. 21 matraccio: vaso di vetro, di forma sferi- 680 / IL PRIMO NOVECENTO ca, che si usa nei laboratori chimici. La metafora dice che la scienza è sì la vita stessa, ma ridotta in forme schematiche e astratte. 22 sobrio e sodo: lineare e concreto. 23 carbonio: elemento fondamentale nella chimica organica. 24 alla legge: agli studi di Giurisprudenza. 25 complicazioni del suo: i complicati concetti del diritto, che regolano i rapporti tra gli individui e le loro proprietà. 26 quando: visto che. 27 latente: nascosta, inespressa. 28 tuttavia: continuamente. 29 quell igienista dal Goldoni: igienista è una persona che osserva scrupolosamente e maniacalmente tutte le norme dell igiene personale e ambientale. Quello ricordato da Goldoni è il patrizio veneziano Alvise Correr (1482-1566), che l autore menziona nelle sue Memorie (II, cap. 30).

Classe di letteratura - volume 3A
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Dal secondo Ottocento al primo Novecento