Classe di letteratura - volume 3A

L antitesi sul piano formale La descrizione del melograno fiorito e la vitalità cromatica che unisce i colori dell albero e dei fiori (verde e vermigli, con significativa allitterazione della v) sono bruscamente interrotte dalle due strofe finali, in cui le notazioni tattili (terra fredda, v. 13) e i colori (terra negra, v. 14) esprimono a livello sensoriale la trasformazione della terra rigogliosa in terra nera, un colore dal chiaro significato sepolcrale. Anche il ritmo, prima fluido e scorrevole, suggerisce la sofferenza della privazione della gioia, facendosi franto e scandito: la serie di anafore costruite su coppie di monosillabi poste in posizione enfatica, all inizio dei versi (prima del pronome personale tu, vv. 9 e 11; poi di sei ne la terra, vv. 13 e 14; quindi di né, vv. 15 e 16), sigilla con la forza di un disperato singhiozzo lo stato d animo del poeta, che tenta invano di stabilire un dialogo con il figlioletto e scopre, attraverso il proprio dolore, l insopprimibile verità della morte che incombe su tutti gli esseri umani. Gli echi letterari La semplicità della voce di Carducci e l apparente immediatezza del lessico non devono trarre in inganno. Anche questi versi, a uno studio più accurato, rivelano la complessità della rete intertestuale presente in tutte le sue poesie. Come ha dimostrato lo studioso Francesco Ursini, citazioni e riprese si susseguono in continuazione: tra le più significative, la pargoletta mano (v. 2) deriva da Tasso (sia quello della Gerusalemme liberata, XII, 31, v. 2, sia quello delle Rime, 924, v. 4 e dell Aminta, I, 2, v. 65), ma anche da una delle Novelle dello scrittore cinquecentesco Matteo Bandello, tra l altro affine nel contesto (I, 2); gli aggettivi muto e solingo si ritrovano nella leopardiana Vita solitaria («Me spesso rivedrai solingo e muto , v. 104). Altri echi ancora si colgono: dello stesso Leopardi, di Vincenzo Monti e di Dante (il v. 15, né il sol più ti rallegra, ricorda il v. 122 del canto VII dell Inferno: «ne l aere dolce che dal sol s allegra ). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 INTERPRETARE 6 Fai la parafrasi del testo. ANALIZZARE 2 Il lessico della poesia è fortemente connotato, come si comprende dal pargoletta (v. 2) riferito alla mano del bambino. Individua tutti gli aggettivi presenti nel testo e precisa quali sfumature simboliche assumono a tuo giudizio. 3 Quale nesso intercorre tra l esistenza del poeta e l immagine della pianta rifiorita al sole di giugno? 4 Elenca le notazioni cromatiche e tattili presenti nel testo che rimandano ai campi semantici contrapposti della vita e della morte. Vita Morte Termini cromatici Termini tattili 5 In questa poesia Carducci evidenzia la sua concezione materialistica dell esistenza umana. Quali elementi suggeriscono questa visione della vita? 68 / IL SECONDO OTTOCENTO In che modo il ritmo lento e pausato del componimento rimanda allo stato d animo che vi aleggia? SVILUPPARE IL LESSICO 7 Associa ai termini aulici usati nel componimento un sinonimo di registro medio oltre a quello suggerito nelle note. a pargoletta ....................................................................... b ristorare............................................................................ c vermiglio...................................................................... d percosso........................................................................... e solingo.............................................................................. SCRIVERE PER... ESPORRE 8 Nelle sue prime redazioni, la lirica appariva senza titolo, solo preceduta da due versi greci tratti da un epitaffio attribuito al poeta Mosco (II secolo a.C.), che piangeva la morte del maestro, scrivendo che le piante «rivivono, e rinascono un altr anno [ ]. Or tu sotterra in tenebroso loco sempre muto starai . Spiega il legame tra questi versi e il contenuto della poesia di Carducci in un testo espositivo di circa 10 righe.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento