Classe di letteratura - volume 3A

80 85 90 95 Angiolina aveva capito poco delle premesse, ma, visibilmente, non le occorrevano commenti per comprendere il resto; anche le parole più difficili avevano un suono di carattere non ambiguo. I colori della vita risaltarono sulla bella faccia e la mano di forma pura, quantunque grande, non si sottrasse a un bacio castissimo d Emilio. Si fermarono a lungo sul terrazzo di S. Andrea e guardarono verso il mare calmo e colorito nella notte stellata, chiara ma senza luna. Nel viale di sotto passò un carro e, nel grande silenzio che li circondava, il rumore delle ruote sul terreno ineguale continuò a giungere fino a loro per lunghissimo tempo. Si divertirono a seguirlo sempre più tenue finché proprio si fuse nel silenzio universale, e furono lieti che per tutt e due fosse scomparso nello stesso istante. «Le nostre orecchie vanno molto d accordo , disse Emilio sorridendo. Egli aveva detto tutto e non sentiva più alcun bisogno di parlare. Interruppe un lungo silenzio per dire: «Chissà se quest incontro ci porterà fortuna! . Era sincero. Aveva sentito il bisogno di dubitare della propria felicità ad alta voce. «Chissà? , replicò essa con un tentativo di rendere nella propria voce la commozione che aveva sentita nella sua. Emilio sorrise di nuovo ma di un sorriso che credette di dover celare. Date le premesse da lui fatte, che razza di fortuna poteva risultare ad Angiolina dall averlo conosciuto? DENTRO IL TESTO Il ritratto di un intellettuale vanitoso La coscienza dell autoinganno I contenuti tematici Anche Emilio, al pari di Alfonso in Una vita, sopravvaluta sé stesso: si rappresenta come un artista in procinto di creare qualcosa di nuovo, ma costretto a fare i conti con gli impegni del lavoro e della famiglia (Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia famiglia, rr. 6-7). convinto di essere al di sopra della massa, in quanto intellettuale, ma in fin dei conti non ha che un impieguccio di poca importanza presso una società di assicurazioni (rr. 19-20). Quanto alle velleità culturali da lui coltivate, la sua autostima si fonda su una reputazioncella (rr. 2122), che alimenta più vanagloria che reali ambizioni. D altra parte, la letteratura e la filosofia rappresentano per lui non i mezzi per conoscere meglio la realtà e guardarla con occhio critico, ma al contrario per travestirla e mistificarla. Per un verso esse svolgono una funzione di intrattenimento e di evasione (le dichiarazioni liriche, r. 48, garantiscono, agli occhi di Emilio, un fascino seduttivo altrimenti inesistente), per un altro costituiscono i filtri che separano il personaggio dai fatti reali e lo risarciscono sul piano fantastico della propria incapacità di agire. Si tratta di un gratificante autoinganno, che rivela l inettitudine di Emilio ma gli permette anche di sopravvivere, evitando la brutta fine di Alfonso in Una vita. Il protagonista di Senilità traveste infatti l esistenza con le false verità del romanzo, la «letteraturizza , frapponendo tra sé e la quotidianità lo schermo consolante della finzione: a differenza di Alfonso, che si illude di poter realizzare i propri sogni di gloria letteraria, egli ha chiarissima coscienza [ ] della nullità della propria opera (r. 30). Conosce pertanto i propri limiti, si rende conto dell inautenticità dei propri sentimenti, sa che il suo linguaggio è una falsificazione, un trucco, un artificio. Di conseguenza si nasconde dietro una cortina fumogena di teorie e di false identità, che l incontro con la donna mette a dura prova. Dinanzi ad Angiolina, dunque, Emilio recita la parte del corteggiatore prudente, oscillando tra un inconfessato desiderio sessuale (brama insoddisfatta di piaceri, r. 15) e ipocrite dichiarazioni di altruismo (egli afferma di voler procedere per il bene della ragazza, quando invece gli interessa avere con lei soltanto un avventura facile e breve, r. 57). Vorrebbe dar prova di scaltrezza da dongiovanni esprimendo senza mezzi termini la volontà di sottomettere la donna, dominarla e ridurla a oggetto di svago come un giocattolo (r. 6), ma, alla prova dei 662 / IL PRIMO NOVECENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento