Classe di letteratura - volume 3A

15 20 25 30 35 40 45 nale, montandola poi in una graziosa cornice dorata. Rappresentava una signora con un cappello e un boa di pelliccia,4 che, seduta ben ritta, sollevava verso gli astanti5 un grosso manicotto,6 nascondendovi dentro l intero avambraccio. Gregor girò gli occhi verso la finestra, e al vedere il brutto tempo si udivano le gocce di pioggia battere sulla lamiera del davanzale si sentì invadere dalla malinconia. «E se cercassi di dimenticare queste stravaganze facendo un altra dormitina? pensò, ma non poté mandare ad effetto7 il suo proposito: era abituato a dormire sul fianco destro, e nello stato attuale gli era impossibile assumere tale posizione. Per quanta forza mettesse nel girarsi sul fianco, ogni volta ripiombava indietro supino. Tentò almeno cento volte, chiudendo gli occhi per non vedere quelle gambette divincolantisi, e a un certo punto smise perché un dolore leggero, sordo, mai provato prima cominciò a pungergli il fianco. «Buon Dio , pensò, «che mestiere faticoso ho scelto! Dover prendere il treno tutti i santi giorni... Ho molte più preoccupazioni che se lavorassi in proprio a casa, e per di più ho da sobbarcarmi a questa tortura dei viaggi, all affanno delle coincidenze, a pasti irregolari e cattivi, a contatti umani sempre diversi, mai stabili, mai cordiali. All inferno tutto quanto! Sentì un lieve pizzicorino sul ventre; lentamente, appoggiandosi sul dorso, si spinse più in su verso il capezzale, per poter sollevare meglio la testa, e scoprì il punto dove prudeva: era coperto di tanti puntolini bianchi, di cui non riusciva a capire la natura; con una delle gambe provò a toccarlo, ma la ritirò subito, perché brividi di freddo lo percorsero tutto. Si lasciò ricadere supino. «Queste levatacce abbrutiscono , pensò. «Un uomo ha da poter dormire quanto gli occorre. Dire che certi commessi viaggiatori fanno una vita da favorite dell harem!8 Quante volte, la mattina, rientrando alla locanda per copiare le commissioni raccolte,9 li trovo che stanno ancora facendo colazione. Mi comportassi io così col mio principale! Sarei sbattuto fuori all istante. E chissà, potrebbe anche essere la miglior soluzione. Non mi facessi scrupolo per i miei genitori, già da un pezzo mi sarei licenziato, sarei andato dal principale e gli avrei detto chiaro e tondo l animo mio,10 roba da farlo cascar giù dallo scrittoio! Curioso poi quel modo di starsene seduto lassù e di parlare col dipendente dall'alto in basso; per giunta, dato che è duro d orecchio, bisogna andargli vicinissimo. Be , non è ancora persa ogni speranza; una volta che abbia messo insieme abbastanza soldi da pagare il debito dei miei,11 mi ci vorranno altri cinque o sei anni, non aspetto neanche un giorno e do il gran taglio. Adesso però bisogna che mi alzi: il treno parte alle cinque. E volse gli occhi alla sveglia che ticchettava sul cassettone. «Santo cielo! pensò. Erano le sei e mezzo: le sfere continuavano a girare tranquille, erano anzi già oltre, si avvicinavano ai tre quarti. Che la soneria non avesse funzionato? Dal letto vedeva l indice ancora fermo sull ora giusta, le 4 boa di pelliccia: lunga e lussuosa stri- scia di pelliccia portata dalle donne intorno al collo, in uso specialmente nella seconda metà dell Ottocento. 5 astanti: le persone presenti. 6 manicotto: accessorio d abbigliamento (soprattutto femminile) consistente in una sorta di tubo fatto di pelliccia o di tessuto, in cui si infilano le mani per difenderle dal freddo. 7 mandare ad effetto: realizzare. 8 favorite dell harem: con questa espressione, Gregor intende dire che alcuni com- 604 / IL PRIMO NOVECENTO messi viaggiatori vivono in modo particolarmente comodo. 9 commissioni raccolte: ordinazioni di merci piazzate dal commesso viaggiatore. 10 l animo mio: ciò che pensavo. 11 debito dei miei: un debito contratto dai genitori di Gregor. Le parole valgono harem Dall arabo harim ( luogo inviolabile ), nei paesi musulmani in cui vige la poligamia (l unione matrimoniale di un uomo con più mogli), l harem analogamente al gineceo dell antica Grecia è la parte dell abitazione riservata alle donne, e indica anche le donne stesse, mogli o amanti dell uomo di casa. Il vocabolo viene oggi utilizzato talora anche in senso scherzoso. Qual è il suo significato nella frase seguente: «Giorgio non accetterebbe mai di rinunciare al proprio harem ?

Classe di letteratura - volume 3A
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Dal secondo Ottocento al primo Novecento