Classe di letteratura - volume 3A

I grandi temi IN BREVE Fondamentali nel suscitare una tanto accentuata vocazione all emotività sono soprattutto il rapporto con il passato, la nostalgia della giovinezza, il vagheggiamento malinconico del paesaggio maremmano. Sull elemento paesistico, in particolare, il poeta indugia volentieri, rappresentando la natura in forme di grande ed efficace concretezza raffigurativa, piuttosto inusuale nella tradizione lirica italiana, spesso caratterizzata dalla stilizzazione tipica delle descrizioni petrarchesche. La natura appare incontaminata e armoniosa a confronto con l ambiente urbano, e risveglia in Carducci il felice ricordo della selvaggia Maremma. Paesaggio e nostalgia La natura viene vista da Carducci come un regno dell armonia e dell equilibrio, non toccato dalla corruzione e dalla malattia imperanti nella città moderna. Non a caso essa è osservata sempre a distanza temporale, proiettata in un passato che esiste solo nel ricordo, in un adolescenza sana e vitale non ancora insidiata dal «malor civile (Idillio maremmano) del presente. La felicità selvaggia, di cui è specchio la natura solare ed esuberante della Maremma toscana frequentata in gioventù, può rivivere solo come una dolce e felice memoria che invita il poeta (come fanno i cipressi di Davanti San Guido, T5, p. 73) a riassaporare l incanto di un tempo e a placare nelle gioie del sogno le «eterne risse della quotidianità cittadina. La visione idilliaca della natura gli rende più amara, per contrasto, la realtà in cui vive. La fine delle illusioni Tuttavia questo allettamento della natura alimenta in Carducci il paragone con la dura coscienza della realtà, cosicché l immagine dei luoghi dell infanzia si traduce nel doloroso confronto con ciò che è stata, veramente, la sua vita: di qui lo smarrimento per le speranze cadute, per la vecchiaia che avanza, per la tristezza che avviluppa ora la sua esistenza. In tal modo il paesaggio, luogo congeniale alla sua fanciullezza impetuosa e ribelle, mito sentimentale e fantastico della sua ispirazione poetica, finisce per rivelarsi un illusione o uno scherzo dell immaginazione, a poco a poco vanificato dalla realtà del presente e da un pessimismo crescente. La condizione dell anima del poeta si ri ette nei paesaggi invernali e melanconici che descrive. La natura come specchio della condizione psicologica L ambientazione non si risolve perciò in Carducci nella sola descrizione realistica o nel semplice dato estetico, ma allude sempre a una condizione dell anima e a una rassegnata riflessione sulla Storia: le immagini ricorrenti dell inverno e del tramonto trasmettono il senso cupo di un destino incombente e di una declinante stagione della vita, della poesia e della civiltà tutta. E allora ecco che la stessa natura in molte poesie (quali, per esempio, Nevicata o Presso una Certosa, rispettivamente nelle Odi barbare e nelle Rime e ritmi) si anima di simboli funerei e di malinconici silenzi, preannuncio commosso del nulla che incombe. Al paesaggio, in questi casi per lo più nebbioso e autunnale, è affidato il compito di incarnare lo stato d animo del poeta, che sente avvicinarsi l impietosa e ineluttabile legge della morte. NATURA COME CONDIZIONE DELL ANIMA DAI TEMI ai testi: T4 > p. 70 T5 > p. 73 il paesaggio visto come regno dell armonia contro il degrado del presente le immagini della natura favoriscono il recupero della memoria autobiografica la realtà esterna rivissuta in modo inquieto e pessimistico 54 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
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Dal secondo Ottocento al primo Novecento