Classe di letteratura - volume 3A

55 60 65 70 75 80 85 90 d arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, ascolta. L accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall umida ombra remota. Più sordo, e più fioco s allenta, si spegne. Sola una nota ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s ode voce dal mare. Or s ode su tutta la fronda crosciare l argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell aria è muta; ma la figlia del limo lontana, la rana, canta nell ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! 55 d arborea vita viventi: partecipi della vita del bosco. 56 ebro: inebriato. 57 molle: bagnato. 60 auliscono: profumano. 62 creatura terrestre: Ermione è ormai pianta, nata dalla terra e dagli alberi. 65-66 L accordo cicale: il canto corale delle cicale che stanno in alto, sui rami 526 / IL SECONDO OTTOCENTO degli alberi (aeree). 71 un canto vi si mesce: al canto delle cicale si mescola quello, più rauco, delle rane (come verrà detto ai vv. 90-94). 74 umida ombra remota: lontana, umida oscurità. 76 s allenta, si spegne: soggetto sottinteso è il canto delle cicale. 82 crosciare: scrosciare. 83 argentea: la pioggia sembra argen- tata a causa del tremolio dei suoi sottili fili luminosi. 84 monda: purifica. 85 il croscio: è soggetto di s ode del v. 81. 89 La figlia dell aria: la cicala. 90-91 la figlia del limo: la figlia del fango, la rana.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento