Forse che sì forse che no

| FORSE CHE S FORSE CHE NO | IN BREVE Forse che sì forse che no è l unico romanzo di questo periodo che non ha una fine tragica. Tra Decadentismo e Futurismo In questo romanzo del 1910, legato ai nuovi miti del progresso tecnologico (la velocità, l automobile, l aeroplano) celebrati dal nascente Futurismo, il superuomo prende le fattezze di un aviatore, Paolo Tarsis, che, dopo aver saputo che la donna amata, Isabella, è impazzita, forse in seguito a una relazione incestuosa con il fratello, tenta quale sfida estrema l audace impresa di raggiungere in volo dal Lazio le coste della Sardegna. Nella rischiosa trasvolata, Paolo è convinto di perdere la vita, ma non sarà così: vinta la sfida eroica, saprà riconquistare la voglia di vivere. Il manifesto del superuomo / T5 / Le vergini delle rocce / Un individuo superiore in polemica con la degradazione del presente / Il protagonista del romanzo, Claudio Cantelmo, esprime il proprio disgusto per la decadenza italiana, auspicando che presto un aristocrazia di poeti e uomini superiori sovverta le regole della democrazia e i princìpi della società borghese, instaurando un regno consacrato alla bellezza e all arte. 5 10 15 Chiedevano intanto i poeti, scoraggiati e smarriti, dopo aver esausta la dovizia1 delle rime nell evocare imagini d altri tempi, nel piangere le loro illusioni morte e nel numerare i colori delle foglie caduche; chiedevano, alcuni con ironia, altri pur senza: «Qual può essere oggi il nostro officio?2 Dobbiamo noi esaltare in senarii doppii il suffragio universale? Dobbiamo noi affrettar con l ansia dei decasillabi3 la caduta dei re, l avvento delle repubbliche, l accesso delle plebi al potere? Non è in Roma, come già fu in Atene, un qualche demagogo Cleofonte fabbricante di lire?4 Noi potremmo, per modesta mercede, con i suoi stessi strumenti accordati da lui, persuadere gli increduli che nel gregge è la forza, il diritto, il pensiero, la saggezza, la luce . Ma nessuno tra loro, più generoso e più ardente, si levava a rispondere: «Difendete la Bellezza! questo il vostro unico officio. Difendete il sogno che è in voi! Poiché oggi non più i mortali tributano onore e riverenza ai cantori alunni della Musa5 che li predilige, come diceva Odisseo, difendetevi con tutte le armi, e pur con le beffe se queste valgano meglio delle invettive. Attendete ad inacerbire6 con i più acri veleni le punte del vostro scherno. Fate che i vostri sarcasmi abbiano tal virtù corrosiva che giungano sino alla midolla e la distruggano. Bollate voi sino 1 esausta la dovizia: esaurita la ricchezza. 2 officio: compito. 3 senarii decasillabi: sono i metri usati per lo più dalla poesia risorgimentale e di contenuto civile. Ironicamente, d Annunzio sbeffeggia i poeti che cantano in versi argomenti che egli giudica volgari e prosaici, quali quelli della politica democratica. 4 Cleofonte lire: L ateniese Cleofonte fu un demagogo della seconda metà del V secolo a.C. che venne definito in senso spregiativo produttore di arpe dall oratore Andocide. Si chiedono dunque con ironia i poeti se non ci sia a Roma un fabbricante di lire, cioè un poeta o un politico disposto a esaltare il popolo per ottenerne il consenso. 5 cantori Musa: i poeti. 6 Attendete ad inacerbire: adoperatevi per inasprire. Le parole valgono suffragio Nel mondo romano le votazioni avvenivano rompendo tavolette oppure depositando nelle urne le tessere, le quali nient altro erano che cocci rotti. Per questo la parola suf- fragio evoca qualcosa da rompere (sub + frangere in latino), perché così si manifestava la volontà in un assemblea. Maschile, femminile, censitario, ristretto e finalmente universale, il suffragio indica l espressione della partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, con la libera espressione del voto per le elezioni dei rappresentanti del popolo negli organi legislativi e amministrativi. La storia del suffragio da conquistare è stata lunga e faticosa; in questo percorso si stagliano le suffragette: indica chi veniva indicato con questo sostantivo. L AUTORE / GABRIELE D ANNUNZIO / 509

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento