T3 - Consolazione

IN BREVE za. L intento di rientrare in un paradiso di semplicità e di pace, in contrasto con il tumulto dei sensi in cui lo scrittore ha consumato la giovinezza, è infatti dichiarato con accenti retorici troppo scoperti per non rivelarne l ambiguità: d Annunzio in realtà è ben lontano dal rinunciare al proprio estetismo e alla propria abilità di sperimentatore di stili ed emozioni. L estetismo dannunziano, cioè, non entra davvero in crisi, ma introduce un ulteriore aggiunta all esplorazione dell esistenza. Il tono elegiaco e l atmosfera stanca e malinconica che si colgono in queste pagine non cancellano dunque il sospetto della falsità: il poeta è pronto di nuovo a cambiare maschera e, mentre recita un inno alla fratellanza e ai buoni sentimenti, sta già preparando il campo a una nuova versione di sé stesso, quella del superuomo, seguace (a modo suo) di Wagner e di Nietzsche. Consolazione / T3 / Poema paradisiaco / Una semplicità esibita / Nel Poema paradisiaco troviamo un d Annunzio apparentemente diverso rispetto a quello della produzione poetica precedente, caratterizzata da temi scandalosi nonché da un linguaggio estremamente aulico e raffinato. Qui il poeta ricerca un sermo prosaico in contrasto con le leziose preziosità dell esteta: un atmosfera languida e nostalgica avvolge l io lirico che dopo tanti stravizi torna nei panni del pentito alla salvifica casa natale, per ricercarvi la purezza e l innocenza perdute. Consolazione, composta nel gennaio del 1891, costituisce l esempio più noto e riuscito di questa raccolta, destinato a essere apprezzato dai poeti cosiddetti Crepuscolari d inizio Novecento, che ne imiteranno il tono prosastico e lo stile stanco e dimesso. METRO Quartine di endecasillabi a rime incrociate, secondo lo schema ABBA. Non pianger più. Torna il diletto figlio a la tua casa. stanco di mentire. Vieni, usciamo. Tempo è di rifiorire. Troppo sei bianca: il volto è quasi un giglio. 5 10 Vieni; usciamo. Il giardino abbandonato serba anc ra per noi qualche sentiero. Ti dirò come sia dolce il mistero che vela certe cose del passato. Anc ra qualche rosa è ne rosai, anc ra qualche timida erba odora. Ne l abbandono il caro luogo anc ra sorriderà, se tu sorriderai. Ti dirò come sia dolce il sorriso di certe cose che l oblìo afflisse. 3 rifiorire: per la madre, che deve ripren- dere vigore, e per il figlio, che deve purificarsi, riscattandosi dalla menzogna e 502 / IL SECONDO OTTOCENTO dall artificiosità in cui ha vissuto finora. 4 quasi un giglio: pallido. 8 vela: copre. 9 Anc ra: ci troviamo, infatti, in autunno. 12 sorriderà: tornerà ridente. 14 afflisse: soffocò.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento