Classe di letteratura - volume 3A

L esaltazione della libertà Un esortazione edonistica Da questo invito al piacere d Annunzio ricava una nuova nozione di libertà: l uomo libero è colui che sa affrancarsi dal dolore e da ogni sentimento del peccato. L etica cristiana tradizionale è dunque negata, in quanto fonte esclusivamente di malinconia e sacrificio: al suo posto, affiora con semplicità e immediatezza il mito autobiografico dell uomo mai appagato dei diversi aspetti della realtà, che a nulla rinuncia per celebrare la fervida pienezza del proprio slancio vitale. Le scelte stilistiche La poesia presenta una costruzione seriale, a elenco (por le mani, ascoltare, guardare, adorare ecc.), per passare in rassegna tutti i diversi frutti terrestri (v. 7) da cogliere. Il poeta sembra trasportato dal desiderio accorato (si vedano le frequenti ripetizioni, tra cui la gioia la gioia la gioia nel terzo e nel penultimo verso del componimento) di convincere il proprio interlocutore grazie al tono esclamativo e a un lessico semplice. Del resto, egli vuole inneggiare alla vita senza complicazioni intellettualistiche quindi senza difficoltà sintattiche , ricalcando il modello classico del carpe diem di Orazio: poiché l ora, cioè la giovinezza, è fuggitiva e precaria, essa va afferrata subito e intensamente. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE INTERPRETARE 1 Fai la parafrasi del componimento. 2 In che cosa consiste l invito rivolto dal poeta alla destinataria di questi versi? 5 ANALIZZARE 3 Riconosci le metafore presenti nel testo. 4 Elenca le notazioni sensoriali con cui è espresso il godimento dei frutti della natura. Sensazioni uditive tattili visive Termine In quale misura e perché, a tuo giudizio, una poesia come questa che canta l ebbrezza e la felicità del vivere può essere collocata all interno della sensibilità decadente? SCRIVERE PER... CONFRONTARE 6 Confronta i sentimenti espressi da d Annunzio nella poesia che hai appena letto con quelli dei versi seguenti, posti all inizio dell Inno alla vita (Laus vitae, in Maia, 1903). Scrivi un testo espositivo di circa 20 righe in cui evidenzi le analogie e le differenze a livello tematico e linguistico. O Vita, o Vita, dono terribile del dio, come una spada fedele, come una ruggente face, come la gorg na, come la centàurea veste; o Vita, o Vita, dono d oblio, offerta agreste, come un acqua chiara, come una corona, come un fiale, come il miele che la bocca separa dalla cera tenace; o Vita, o Vita, dono dell Immortale alla mia sete crudele, alla mia fame vorace, alla mia sete e alla mia fame d un giorno, non dirò io tutta la tua bellezza? L AUTORE / GABRIELE D ANNUNZIO / 493

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento