Classe di letteratura - volume 3A

ANALISI ATTIVA La deludente realtà I contenuti tematici Il poeta immagina che Alessandro Magno, giunto al termine delle sue straordinarie imprese fino ai confini del mondo, si renda conto che il suo desiderio di conquista e di avventura non può più essere appagato. Il sogno di una conoscenza e di un potere sconfinati deve infatti arrestarsi davanti all Oceano, il limite che il destino ha voluto fissare alle possibilità umane e oltre il quale si stende solo l orizzonte del mistero e del nulla. Nessun altra terra si apre davanti a lui; sola, lontana e inaccessibile, splende la luna nel cielo, che egli contempla come un miraggio nel buio della notte. All eroe non rimane dunque che volgersi indietro nel tempo, quando era ancora carico di speranze, la sua parabola di condottiero era ben lontana dal compiersi e i suoi sogni infiniti di sapere ed esplorare non erano ancora vanificati dalla verità, meschina e ristretta, della realtà. Ora, invece, la tragica scoperta delle scarse risorse dell individuo e dell illusorietà delle sue aspirazioni gli svela l effettiva natura della condizione umana. 1. Quali tappe della vita del grande condottiero sono rievocate nel poemetto? 2. Perché la parola Fine (v. 1) è scritta con la maiuscola? 3. Individua nel testo i vocaboli e le espressioni che rimandano all idea del termine del viaggio di Alessandro. La vanità dei sogni Mentre Alessandro piange di amarezza e delusione, le sorelle e la madre vivono nella remota Macedonia, tanto più umili e perciò più felici, nell intimità dell ambiente domestico, raccolte nella purezza dei semplici affetti e in un vagare indefinito di pensieri rivolti all eroe lontano: le sorelle, intente a filare, fino a notte inoltrata, una veste di lana per il dolce Assente (v. 53); la madre, quasi estraniata dalla realtà e smarrita dietro quello stesso sogno di cui il figlio ha invece scoperto la vanità. Solo nella sobria rassegnazione e nel culto silenzioso del bello e del bene risiedono la chiave della vita e la radice della felicità umana. 4. Come viene rappresentata la quotidianità in Macedonia, la patria di Alessandro? Per quale motivo, secondo te? 5. Che signi cato ha, a tuo parere, il richiamo al glio d Amynta (v.31), ovvero al padre di Alessandro? Fra storia e nuovo mito Il motivo della poesia nasce dalla lettura pascoliana degli storici antichi. Pare che Alessandro fosse davvero stato costretto ad arrestare la sua marcia presso il fiume Ifasi, in India, a causa dell ammutinamento dei soldati, che si rifiutarono di seguirlo nella conquista dell Oriente. Ma la vicenda storica ha un importanza relativa: il poeta infatti rilegge l avventura del re macedone come una metafora dello stato di inappagamento e frustrazione in cui si trova l uomo, in ogni tempo. Come accade sempre nei Poemi conviviali, Pascoli investe un personaggio dell antichità delle ossessioni e delle malattie della propria epoca: la sensibilità decadente dell autore sottrae il personaggio alla storia per farne un mito all interno di una visione esistenziale rassegnata e dolente. Lo scarto tra illusione e realtà (un tema già caro a Leopardi) sfocia nella sconfitta inevitabile che tocca all individuo e ai suoi più alti desideri di fronte al mistero insondabile dell universo. Alessandro morente, IV secolo ca. Firenze, Galleria degli Uffizi. 458 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento