Classe di letteratura - volume 3A

Il baschetto non rende come prima Yes, un salone, che ci ha tanti bordi Yes, l ho rivisto nel pigliar la stima 120 Il tramontano discendea con sordi brontoli. Ognuno si godeva i cari ricordi, cari ma perché ricordi: quando sbarcati dagli ignoti mari scorrean le terre ignote con un grido straniero in bocca, a guadagnar danari 125 per farsi un campo, per rifarsi un nido 116 baschetto: banchetto da ambulante (in inglese basket significa canestro ). 117 un salone bordi: un bar che ha tanti tavoli (salone è italianizzazione di saloon, bordi di boards). 118 nel pigliar la stima: mentre prendevo la nave (steamer). 119 tramontano: vento di tramontana. 119-120 sordi brontoli: rumori di tuoni. 123 scorrean: percorrevano. 123-124 grido straniero: il richiamo del ven- ditore ambulante, in inglese. DENTRO IL TESTO Cronaca di emigrazione I contenuti tematici Il tema dell emigrazione è qui tradotto in un vero e proprio racconto, una narrazione di cronaca familiare ispirata a un episodio reale di cui il poeta fu testimone nel 1895 a Caprona, il borgo in cui viveva: il ritorno dagli Stati Uniti di una bambina (Maria o Molly, che nella realtà si chiamava Isabella), nipote di Bartolomeo Caproni detto Zi Meo (il fattore di casa Pascoli), figlia di emigranti e venuta in Italia per curare la tubercolosi. Le sequenze di una vicenda realistica Il carattere narrativo del poemetto consente di dividere il brano in cinque sequenze ben distinte: l arrivo dei tre emigranti (Margherita e Giuseppe di Taddeo, detti Ghita e Beppe, e Maria-Molly) accompagnati dal nonno (I); l ingresso nella vecchia casa e l incontro con la nonna che accende il fuoco (II); il colloquio con la nonna e la descrizione della casa, con la sua miseria e il suo squallore (III); la nevicata notturna e la scoperta, al mattino, del paesaggio innevato (IV); l incontro di Giuseppe con alcuni compaesani che raccolgono informazioni sulla vita degli amici rimasti in America (V). Due mondi lontani Il tema fondamentale è il rapporto tra due civiltà lontane: quella dell immobile provincia agricola toscana e quella della moderna America, che ha sconvolto vita, costumi e lingua degli emigranti. Molly fa fatica a entrare in contatto con un ambiente molto diverso dal suo: non parla italiano, le condizioni di vita del borgo le sembrano e in effetti sono misere, il rapporto con la nonna è inizialmente impossibile per la differenza di età, ma soprattutto di lingua, abitudini, cultura e mentalità. Fra i due mondi, insomma, la comunicazione è assai difficile, come si capisce dall equivoco sorto intorno ai commenti negativi di Molly (che definisce la casa una chicken-house, un pollaio, for mice and rats, adatta solo ai topi), che la nonna scambia per teneri cinguettii. La metamorfosi della bambina Eppure proprio da questa diversità nasce, a poco a poco, una specie di miracolo: nella seconda parte della poesia (qui non antologizzata), mentre la sua salute migliora giorno dopo giorno, la bambina scopre il telaio della nonna e comincia a trascorrere ore intere con lei, aiutandola nel lavoro. Insomma, saprà riconoscere, come in virtù di un inconscio sentimento di parentela, i luoghi, i volti e gli affetti che gli emigranti conservano nella memoria. In primavera Molly finalmente guarisce, ma la nonna si ammala: a lei, ormai morente, la bambina regala la sua bambola, pegno di amore e di riconoscenza per aver appreso dalla sua voce e dal suo esempio la bellezza degli antichi valori della società contadina. L AUTORE / GIOVANNI PASCOLI / 439

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Dal secondo Ottocento al primo Novecento