Classe di letteratura - volume 3A

visioni indistinte (laggiù, v. 6), echi remoti (com eco d un grido che fu, v. 14), singhiozzi che suonano lontano (v. 15) e i silenzi resi dai puntini di sospensione che chiudono ogni strofa. A rendere l indefinitezza dell atmosfera sono anche alcuni sintagmi: soffi di lampi (v. 5), che configura una sinestesia per indicare i lampi senza tuono delle sere estive; un nero di nubi (v. 6), metonimia che evidenzia il colore cupo di una parte del cielo attraverso un espressione in cui la qualità (nero) prevale sulla sostanza materiale espressa dal sostantivo (nubi); la nebbia di latte (v. 10), che allude al chiarore opalescente del cielo; il cullare del mare (v. 11), che dice il suo mormorìo, quasi «la nenia delle onde (Garboli); un sospiro di vento (v. 18), che sembra animare la natura di sentimenti umani; e, ancora, i sistri d argento del v. 20 e il pianto di morte del v. 23. Allitterazioni e fonosimbolismo Vanno infine segnalate le frequenti allitterazioni, le quali generano un simbolismo fonico basato su suoni che si richiamano diffusamente e caricano il testo di ulteriori significati: in f e r (fru fru tra le fratte, v. 12); in s (squassavano [ ] / finissimi sistri, vv. 19-20); in n (tintinni a invisibili, v. 21). Si tratta di un fonosimbolismo che non mira soltanto all imitazione del reale, ma anche e soprattutto alla sua trasfigurazione: in tal modo, infatti, il linguaggio dilata il proprio valore puramente semantico, assumendo una più ampia funzione evocativa. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 INTERPRETARE Sintetizza brevemente il contenuto della lirica. 4 ANALIZZARE 2 a Anafora: ........................................................................... Distingui nella seguente tabella le presenze percepite visivamente e quelle percepite acusticamente. Cose viste Individua nel testo un esempio delle seguenti figure retoriche. b Sinestesia: ....................................................................... c Metafora: .......................................................................... d Rima interna: .................................................................. Cose sentite e Allitterazione: ................................................................. f Onomatopea: .................................................................. 5 Rintraccia nel testo i termini e le espressioni riferiti al colore: che tipo di paesaggio notturno ne emerge? 6 In che cosa consiste, in questa lirica, la corrispondenza tra i rumori della natura e il mondo umano? 7 Possiamo parlare di una sorta di umanizzazione della natura? Sulla base di quali elementi del testo? SCRIVERE PER... DESCRIVERE 8 Prova a ribaltare la situazione descritta da Pascoli e trasformare questo notturno in un paesaggio diurno altrettanto inquietante. DIBATTITO IN CLASSE 9 3 Commenta le scelte sintattiche. 426 / IL SECONDO OTTOCENTO Questo chiaro di luna pascoliano è tutto fuorché romantico: che cosa ha trasformato una situazione quasi stereotipata dell immaginario comune in un paesaggio inquietante e misterioso? Confrontati con la classe.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento