T3 - Galline

Galline / T3 / Myricae / Un autunno gioioso / In questo madrigale viene descritto un autunno sereno, diversamente da quanto accade in altre poesie di Pascoli che mostrano l aspetto triste e malinconico di questa stagione. Il poeta esprime qui la gaia animazione della vita di campagna con un efficacissima vivacità di immagini. METRO Madrigale, formato da 2 terzine e 1 quartina di endecasillabi con schema di rime ABA CBC DEDE. Al cader delle foglie, alla massaia non piange il vecchio cor, come a noi grami: ché d arguti galletti ha piena l aia; 5 10 e spessi nella pace del mattino delle utili galline ode i richiami: zeppo, il granaio; il vin canta nel tino. Cantano a sera intorno a lei stornelli le fiorenti ragazze occhi pensosi, mentre il granturco sfogliano, e i monelli ruzzano nei cartocci strepitosi. 1 massaia: è la moglie del massaro (il con- duttore di un podere, che presiede ai lavori agricoli e cura il bestiame). 2 noi grami: noi miseri (è detto in tono scherzoso). 3 arguti: dalla voce argentina (latinismo). 4 spessi: frequenti (aggettivo usato av- verbialmente). 7 stornelli: canti popolari solitamente brevi e basati sull improvvisazione. 9 il granturco sfogliano: tolgono le foglie alle pannocchie di mais. 10 ruzzano: ruzzolano, giocano. cartocci strepitosi: sono le foglie secche del granturco che, smosse, fanno strepito , cioè rumore (strepitosi). Ma strepitosi possono essere anche i monelli, a cui trasversalmente l aggettivo sembra rimandare. DENTRO IL TESTO Serenità e pensosità Una struttura ben calibrata I contenuti tematici Il tono della lirica è disteso, a fronte della stagione autunnale che genera di solito inquietudini e tristezze (Al cader delle foglie, v. 1): la spannocchiatura è un occasione di festa, l aia è piena di galletti e galline, il granaio è colmo, il mosto fermenta, le ragazze cantano stornelli e i bambini giocano, rincorrendosi e saltando sulle foglie secche. Un velo di malinconia affiora però al v. 8: le ragazze sono sì fiorenti, ma nel loro sguardo si coglie una certa pensosità (ragazze occhi pensosi è un costrutto classicheggiante di richiamo omerico, un accusativo alla greca). come se questo particolare increspasse la candida superficie del componimento e l apparente serenità della scena, rendendola meno prevedibile e introducendo un elemento vago e misterioso. Quale pensiero minaccia la tranquillità delle ragazze? Che cosa le preoccupa? Non ci è dato saperlo, possiamo solo immaginarlo: forse l amore? Oppure, più in generale, il futuro? Le scelte stilistiche La struttura della lirica appare sapientemente calibrata. Mentre le due terzine descrivono gli elementi della natura, la quartina focalizza l attenzione sulla presenza umana, in particolare sulle ragazze che sfogliano le pannocchie. A loro cede il ruolo di protagoniste la massaia, che campeggiava nella prima quartina e che pure rimane presente al centro del cerchio formato dalle ragazze. La continuità fra le terzine e la quartina viene assicurata dalla ripresa, attraverso un poliptoto e un chiasmo, dello stesso verbo, cantare : il vin canta nel tino (v. 6); Cantano a sera intorno a lei stornelli / le fiorenti ragazze (vv. 7-8). L AUTORE / GIOVANNI PASCOLI / 413

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento