3 - Fratellanza e patriottismo: l’impegno civile

I grandi temi IN BREVE con estrema precisione. Per fare degli esempi, tra gli uccelli che incontriamo nei suoi versi ci sono rondini, pettirossi, capinere, cuculi, fringuelli, assiuoli, puffini, cinciallegre..., e tra i fiori e le piante troviamo mandorli, biancospini, viburni, meli, pioppi, gelsomini, digitali, acanti, tamerici... Pascoli tende però a riferirsi alle cose non per come sono, ma per come le sente e le vede mediante un «ottica rovesciata (Bàrberi Squarotti) e visionaria che scruta al di là del fenomeno, alterando prospettive, rapporti e proporzioni. Dunque, se a prima vista può sembrare che gli elementi della natura siano rappresentati con realismo, essi tuttavia non vanno considerati in sé, bensì all interno dei nessi emozionali che li legano alla dimensione interiore dell io poetico. Dunque il poeta non ha interesse a perlustrare e registrare la varietà superficiale della natura: suo compito è invece quello di percepire «non so quali raggi X che illuminano a lui solo le parvenze velate e le essenze celate , leggendo il mondo come la foresta di simboli già immaginata da Baudelaire. SIMBOLISMO DAI TEMI ai testi: T4 > p. 414 T7 > p. 424 T14 > p. 448 T15 > p. 455 ogni particolare della natura nasconde dimensioni e significati simbolici la poesia, intuitiva e alogica, scopre allusioni e sensi nascosti rivela i nessi tra la natura e il soggetto si alimenta con la soggettività delle sensazioni | 3 | Fratellanza e patriottismo: l impegno civile Pascoli scrive negli ultimi anni poesie di impegno civile con l intento di prestare all intera comunità la parola «che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detto . Un giornalismo poetico Negli ultimi anni della sua parabola letteraria, Pascoli coltiva l abitudine di comporre poesie d occasione, a commento di avvenimenti storici (dalla disfatta dell esercito italiano ad Adua, nel 1896, all omicidio di re Umberto I, nel 1900) o di attualità (spedizioni polari, imprese di aviatori ecc.). Questa produzione, di stampo quasi giornalistico , può a prima vista sorprendere e confondere se rapportata con la sua concezione poetica. Che cosa spinge il poeta puro del Fanciullino in questa direzione? E, soprattutto, che cosa lo induce a collaborare a riviste e quotidiani politicamente impegnati (soprattutto sul versante nazionalistico), aspirando a un ruolo di poeta pedagogo , tanto distante dalla sua sensibilità artistica e umana? La ricerca del pubblico di massa Una prima risposta sta nel desiderio di Pascoli di ritagliarsi un ruolo pubblico, che lo ponga in contatto con la massa dei lettori: per quanto lontano dai salotti e dalla mondanità della vita culturale nazionale, egli non è infatti insensibile all idea di competere, sia pure su un terreno per lui sfavorevole, con il rivale d Annunzio, abile comunicatore, sempre al centro dell attenzione. Un vate portavoce del popolo Ma c è anche ed è forse la principale una ragione ideologico-culturale più profonda. Nel Fanciullino Pascoli scrive che «il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta : ciò signi- 396 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento