Oscar Wilde

IN BREVE Oscar Wilde | LA VITA | Oscar Wilde (pseudonimo di Oscar Fingal O Flahertie Wills) nasce a Dublino nel 1854. Studia a Oxford e subisce l influsso delle idee estetiche sia del critico d arte e pittore John Ruskin, di cui però non accetta la teoria di una valenza morale dell arte, sia di Walter Pater, ammirando nello stesso tempo il preziosismo dei parnassiani francesi (in particolare Théophile Gautier). Compie frequenti visite a Parigi, dove studia anche pittura. Nel 1882 si reca negli Stati Uniti per divulgare le dottrine dell Estetismo in una serie di conferenze. Successivamente torna in Europa e si stabilisce a Parigi, alternando la residenza francese a quella londinese (oltre a viaggiare spesso in Italia, Grecia e Nordafrica). Nel 1884 sposa Constance Lloyd, dalla quale avrà due figli. Uomo e artista eclettico e raffinato, popolare nei salotti di Londra e Parigi. Suscita scandalo la sua omosessualità, per la quale viene condannato ai lavori forzati. Scontata la pena, si trasferisce a Parigi, dove muore. Una popolarità scandalosa La brillante conversazione e il tratto umano e cortese fanno di Wilde una figura popolare sia nei salotti dell alta società sia nei bassifondi, che ugualmente frequenta. Tuttavia a partire dal 1893 la sua condotta comincia ad alienargli i favori della buona società. Lo scrittore intrattiene infatti una relazione omosessuale con un giovane, lord Alfred Douglas. Nel 1895 il padre di quest ultimo, il marchese di Queensberry, accusa Wilde di plagio ai danni del figlio. Lo scrittore intenta una causa per diffamazione contro il marchese, ma la perde. Viene così condannato per omosessualità, che nell Inghilterra vittoriana era un reato, a due anni di lavori forzati. Nel frattempo la moglie ottiene il divorzio e la custodia dei due bambini. Scontata la pena e stabilitosi nuovamente a Parigi, Wilde vive in povertà, sostenuto solo da alcuni amici, sotto il nome di Sebastian Melmoth, uno pseudonimo inteso a proteggere la sua riservatezza. Muore a Parigi nel 1900. | LE OPERE | Autore di poesie, fiabe, commedie, aforismi e molte lettere, Wilde ha scritto un solo romanzo: Il ritratto di Dorian Gray, incentrato sul tema del doppio. Una produzione multiforme Dopo gli esordi come poeta alla fine degli anni Settanta (i suoi versi compaiono nella raccolta Poesie, 1881), tra il 1885 e il 1891 Wilde scrive numerose fiabe, pubblicate nelle raccolte Il principe felice e altri racconti (1888) e La casa dei melograni (1891). Nel 1891 esce anche il romanzo Il ritratto di Dorian Gray, destinato a diventare il testo guida del Decadentismo e dell Estetismo. La sua produzione accoglie però prove e generi diversi: ancora oggi apprezzate sono le commedie teatrali, i cui dialoghi fitti di battute e paradossi stemperano la satira sociale in un umorismo vivace e pungente; tra queste, Salomè (1891), Il ventaglio di lady Windermere (1892), L importanza di chiamarsi Ernesto (1895) e Un marito ideale (1895). Frutto invece del periodo della prigionia sono la lunga lettera De profundis (pubblicata postuma, in parte nel 1905 e integralmente nel 1949) e la poesia La ballata del carcere di Reading, terminata durante un soggiorno a Napoli con Alfred Douglas poco dopo aver scontato la pena e pubblicata nel 1898. Graffiante scrittore di aforismi, Wilde è inoltre autore di un ricco epistolario (pubblicato solo nel 1962), che consente di conoscere più a fondo la personalità di uno scrittore la cui attività letteraria è strettamente intrecciata alla propria vita. Il ritratto di Dorian Gray L opera più celebre di Wilde, il suo unico romanzo, Il ritratto di Dorian Gray (1891), si svolge attorno a un motivo tipicamente decadente, quello del doppio. Dorian Gray è un giovane molto avvenente, che coltiva un autentico culto dell eleganza e del piacere. Quando Basil Hallward, un pittore suo amico, gli regala un 364 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento