INTRECCI STORIA - Quando Verlaine sparò a Rimbaud

intre cci STORIA Quando Verlaine sparò a Rimbaud Un fatto di cronaca che fece scalpore Nel 1871, quando il sedicenne Rimbaud manda, da Charleville, i propri versi a Verlaine, che ha ventisette anni ed è già un poeta stimato, non sa che quella lettera cambierà il destino di entrambi. Verlaine è entusiasta dei versi del giovane autore e così lo invita a Parigi. I due si incontrano e nasce tra loro un rapporto molto stretto, una vera relazione passionale, che suscita la gelosia della moglie di Verlaine, il quale da pochi mesi ha avuto da lei un figlio. Ma il legame tra i due amici è così forte che essi decidono di fuggire a Londra, dove convivono tra sbronze e litigi: al termine di uno di questi, nel 1873, Verlaine parte per Bruxelles, ma Rimbaud lo raggiunge e la loro frequentazione ricomincia, fra molti alti e bassi. Un inaspettato fatto di sangue 10 luglio 1873, H tel à la Ville de Courtrai, rue de Brasseurs 1, Bruxelles, nei pressi della Grand Place, ore 14.30. Da una camera al primo piano si odono due colpi di pistola. Nella stanza ci sono un uomo ubriaco, Paul Verlaine, che ha appena sparato, e un ragazzo di diciannove anni, Arthur Rimbaud, che accasciato a terra si stringe il polso ferito, colpito da uno degli spari. La seconda pallottola si è conficcata nella parete di legno. Dopo gli spari, si sente un urlo e poi il pianto disperato di Verlaine che all improvviso, come risvegliatosi da un sogno, si rende conto di ciò che ha fatto. Lasciata cadere la pistola, l uomo si getta sul letto in preda a una crisi nervosa. L epilogo di una passione scandalosa Verlaine viene condannato a due anni di reclusione e a duecento franchi d ammenda recita la sentenza del tribunale «per aver ferito gravemente la persona del signor Rimbaud, procurandogli l impossibilità di lavorare . In tribunale, il poeta, rannicchiato dietro le sbarre, ha uno sguardo vago e 350 / IL SECONDO OTTOCENTO c Félix Régamey, Paul Verlaine e Arthur Rimbaud a Londra, 1872. Collezione privata. assente. Non dice una parola, non compie alcun gesto, è impietrito sulla panca. Gli è stato comminato il massimo della pena prevista per il reato di cui è colpevole, senza alcuna attenuante né clemenza. Probabilmente sulla severità dei giudici ha pesato la valutazione negativa della sua personalità maledetta e del carattere immorale della relazione omosessuale con la vittima: sconterà infatti per intero i due anni di carcere, mentre Rimbaud scomparirà per sempre dalla sua vita. Ma qual era stato il motivo dell aggressione? Probabilmente il più banale che si possa immaginare: un irrefrenabile accesso di gelosia.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento