Classe di letteratura - volume 3A

divina e il poeta non si ciba di ambrosia (appunto, l alimento degli dèi). Egli preferisce rinunciare alle proprie insegne (r. 8) piuttosto che essere travolto dalle trasformazioni di una società che della poesia e dell arte non sa più che farsene. La sua sede non sarà più sull Olimpo, ma tra la folla, anonimamente mischiato in essa, disposto a spingersi fino a un bordello per interpretare più fedelmente la realtà, abbandonata qualsiasi posa aristocratica. Se il prezzo per sopravvivere, in un mondo sordo ai valori estetici e spirituali dell arte, è la perdita della dignità, ebbene il poeta è disposto a pagarlo, lasciando l aureola nel fango e quindi, fuor di metafora, rinunciando a rincorrere un prestigio ormai impossibile: un arte senza aureola significa un arte più libera e capace di critica, cioè di decostruzione dei falsi miti e dei falsi valori del passato. Essere consapevoli di tale processo significa essere moderni, senza rifugiarsi in sterili e velleitarie nostalgie: la retorica viene lasciata infatti a qualche poeta spregevole (r. 15), che sarà ben felice di raccogliere l aureola caduta dal capo del suo collega. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Dove si trova il poeta? 2 Che cosa gli è successo? 3 Perché non si prodiga per recuperare l aureola? 4 Quale atteggiamento ha il poeta verso coloro che raccoglieranno la sua aureola? ANALIZZARE 5 6 Il poeta afferma di essere ormai diventato uguale ai semplici mortali: ma quali caratteristiche attribuisce loro? INTERPRETARE 7 Chi è l interlocutore del poeta? Da che cosa lo capisci? 8 Quale immagine della città moderna emerge dal testo? A che cosa fanno riferimento l aureola, le quintessenze e l ambrosia? La dura vita del poeta Nella tela il pittore tedesco Carl Spitzweg (1808-1885) raffigura le difficili condizioni di vita degli artisti nell Ottocento. In un umile soffitta, un poeta è semidisteso a letto e si riscalda con una coperta e un berretto: la stufa a carbone, sulla sinistra, è spenta e dal soffitto, come indica l ombrello aperto, entra la pioggia. Sta ideando dei versi: regge un foglio con la mano sinistra e con la destra controlla l andamento della metrica. L intento del pittore non è quello di ironizzare sull attività poetica, esagerando la miseria dell ambiente, ma esaltare il poeta che, nonostante le difficoltà causate da un pubblico che non comprende il valore della sua opera, continua a comporre con profonda concentrazione e dedizione per il proprio lavoro. Carl Spitzweg, Il poeta povero, 1839. Berlino, Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin. 342 / IL SECONDO OTTOCENTO

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Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento