I temi e i motivi

IN BREVE Approfondisci LETTURA CRITICA di Giovanni Macchia | I TEMI E I MOTIVI | Nei Fiori del male ritroviamo praticamente tutti i temi e i motivi che abbiamo enucleato a proposito del Decadentismo. Anzi, la raccolta costituisce, di fatto, la prima e più importante formulazione della poetica decadente, di cui Baudelaire rappresenta insieme l origine e il vertice. Molti caratteri della sua poesia saranno ripresi da poeti quali Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, che lo considereranno il loro padre nobile ; le tematiche che egli affronta sono quelle di un epoca che, sotto la spinta della modernità, si confronta con il venir meno dei grandi ideali romantici e con il senso di angoscia, con la percezione della mancanza di vie d uscita, con il disgusto e con lo sfiorire della bellezza minacciata dalla noia e dalla dissoluzione. Tuttavia ciascuno di questi temi viene declinato da Baudelaire in modo personale, interiore e dissonante, in una oscillazione continua tra il bene e il male, tra l ideale e il reale, tra lo spirito e la materia. Il poeta concepisce la vita come perdita di una condizione iniziale paradisiaca, a cui si può tendere o rinunciare, sprofondando nelle bassezze del mondo. Tra Dio e Satana Nella serie di frammenti Il mio cuore messo a nudo (1861-1865), Baudelaire scrive: «In ogni uomo, in ogni momento, ci sono due richiami simultanei: l uno verso Dio, l altro verso Satana. Il richiamo a Dio, o spiritualità, è un desiderio di salire di grado; quello a Satana, o animalità, è una gioia di discendere . Si tratta, nella sua poesia, di un dualismo irriducibile tra uno slancio naturale verso l infinito e la beatitudine celeste e un irresistibile attrazione, quasi una vocazione, per la trasgressione e la ribellione nei confronti dei dettami cristiani. D altronde Baudelaire concepisce l esistenza come caduta, come perdita di una condizione paradisiaca di partenza, come esilio nel mondo artificiale della materia, anche quella più oscura, laida e ripugnante. In tale condizione sta all uomo scegliere se cercare di risalire faticosamente oppure, al contrario, abbandonarsi del tutto alla più bassa materialità, sprofondando così negli inferni del vizio e della noia. Lo spleen è una condizione di perenne disagio e inadeguatezza, che priva l individuo di qualsiasi slancio. La condizione dello spleen Possiamo affermare che Baudelaire nella sua poesia sembra aver scelto soprattutto la seconda via. La noia, o spleen (per utilizzare il termine inglese da lui preferito), il «mostro delicato descritto negli ultimi versi della dedica Al lettore, rappresenta una condizione di disagio permanente, un incapacità di adeguarsi al mondo reale, un angoscia che porta all inattività e all assenza di scopi, alla mancanza di qualsiasi volontà di rialzarsi e di recuperare un rapporto attivo con l universo sociale. Il poeta si compiace di scandalizzare il lettore perbenista; è attratto dal brutto, da ciò che sa di morte. L estetica del brutto Da tale malessere esistenziale e dalla mancata accettazione dell ambiente che lo circonda scaturisce il compiacimento con cui il poeta si prefigge di scandalizzare il lettore borghese perbenista: lo fa attraverso l insistenza sugli aspetti più degradati, sporchi e persino disgustosi della realtà. All interno di questo obiettivo rientra il gusto per il macabro e per l orrorifico, per tutto ciò che sa di morte e di decomposizione, cantato spesso grazie alle esasperate antitesi dell ossimoro: «sporca grandezza , «seducente ribrezzo , «nero e luminoso . Non a caso Baudelaire parla dell «aristocratico gusto di disgustare e definisce la propria opera il risultato del sentimento «appassionato di opposizione e un «prodotto dell odio , capace di generare in chi legge un impressione violenta: il bello, insomma, sta spesso nel brutto. Se la poesia tradizionale cantava lo spirito e i sentimenti, la nuova poesia ama sprofondare nelle più cupe bassezze: «Dai più schifosi oggetti siamo attratti , scrive Baudelaire nella già citata dedica Al lettore. La ricerca del piacere è la conseguenza di un perenne disadattamento. La ricerca inappagata del piacere Questa immersione nella materialità può essere è il caso della sessualità fonte di una gioia soltanto momentanea, ma subito dopo prevale la nausea. Il piacere del sesso, infatti, nell itinerario verso la dannazione compiuto nello squallore LA CORRENTE / IL DECADENTISMO / 329

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento