Classe di letteratura - volume 3A

IN BREVE to invece all aspetto ideologico della narrazione: Collodi deve aver pensato che il pubblico avrebbe amato molto di più un burattino normalizzato , finalmente pentito delle sue malefatte, che un vagabondo senza regole, pronto a morire pur di non cambiare. Nella sua seconda versione, Le avventure di Pinocchio diventa un romanzo di formazione: il burattino acquista via via coscienza di sé e di ciò che è bene, tanto da umanizzarsi. Sono presenti anche gli ingredienti della favola: animali parlanti e personaggi immaginari. Il segreto del successo In questo suo ravvedimento sta, certamente, uno dei segreti dell immortale fortuna del libro. In un ottica morale, la sua trama non si discosta da quella di un romanzo di formazione e Pinocchio non è che un burattino birbante e ribelle che finisce, dopo aver superato innumerevoli peripezie, per diventare un ragazzo a modo. Tuttavia, la ragione del successo universale di questo libro dipende non solo dalla vicenda che vi viene raccontata, ma anche dall originalità dei suoi protagonisti e dalla compresenza di elementi narrativi assai diversi tra loro. Nonostante la sua struttura appaia molto semplice, quasi lineare, il romanzo può infatti essere letto secondo molteplici punti di vista, tanto che definirne la natura non è semplice: è una favola derivante dalla tradizione teatrale toscana di Stenterello (la maschera fiorentina sfortunata, ma arguta) e dei burattini? O è influenzata dal modello della favola classica, con i suoi molteplici animali parlanti (dal Grillo al Gatto e la Volpe)? una fiaba dalla struttura tradizionale, con un personaggio che non sa resistere alle tentazioni, sbaglia, si pente, è aiutato da presenze soprannaturali (la Fata dai capelli turchini) e riceve il premio finale della sua conversione? un romanzo con un forte impianto realistico (si pensi alle strade, ai borghi e ai personaggi popolari che vi si incontrano)? Oppure, ancora, è una narrazione avventurosa e fantastica, dove non mancano nemmeno spunti macabri (assassini, impiccagioni ecc.)? Ciò che affascina i piccoli lettori è la voglia di libertà e di trasgressione che anima il burattinobambino. Un classico della libertà Queste domande danno l idea della difficoltà di incasellare l opera dentro il sistema dei generi letterari praticati nel secondo Ottocento. Molti studiosi, tuttavia, hanno sottolineato come, rispetto agli intenti didascalici di De Amicis (di cui Collodi, del resto, condivide appieno i valori), sia qui del tutto assente una qualsiasi istanza idealizzante e al contrario regnino il fascino dell avventura, il desiderio di una libertà senza limiti e la fantasia spontanea di un mondo caotico e anarchico visto dal basso, con lo sguardo di un bambino che non vuole diventare come lo vogliono gli adulti. Una formazione sulla strada Quella del burattino, d altra parte, è una formazione popolare , in un ambiente umile, tra povera gente, contadini, pescatori, falegnami che sperimentano ogni giorno la dura arte di arrangiarsi. A differenza dell Enrico deamicisiano, che matura e intreccia le prime relazioni sociali tra le mura di una scuola elementare torinese, Pinocchio cresce lontano dai libri e dall istruzione obbligatoria, a contatto da subito con la drammatica necessità di procurarsi il pane per vivere. Egli apprende ancora bambino la crudeltà del mondo, muovendosi allo sbaraglio, senza punti di riferimento, affrontando la difficile iniziazione alla vita attraverso una girandola continua di esperienze ed errori vissuti sulla propria pelle. «Il luogo e il teatro dove si realizza Pinocchio rimane il mondo, quel fuori-casa, quel lontano-da scuola che per i poveri, per la gente umile resta sempre il mondo. Qui cresce la sua vita, qui si compie la sua educazione di burattino-popolo (Bertacchini). Il burattino Pinocchio è un autodidatta: impara dalle esperienze della vita a districarsi nel mondo. L autoeducazione del burattino Proprio tale avventura umana, intrapresa dal burattino fuori dall istituzione, in un universo dominato da insidie, tentazioni e inganni, rende affascinante ancora oggi il processo che lo porterà a trasformarsi in ragazzo : una conversione lunga e contraddittoria, che però si è conquistato da sé, autoeducandosi in mezzo a divertimenti sfrenati ma anche a incontri terrorizzanti e pericolosi. IL GENERE / LA LETTERATURA PER RAGAZZI / 299

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Dal secondo Ottocento al primo Novecento