Classe di letteratura - volume 3A

AME VERSO L ES O T A T S DI 40 45 50 55 «Voi tacete, ché non sapete nulla ; gli gridava la moglie. «I pasticci non mi piac ciono! Andate a lavorare che non sono affari vostri : e lo mandava fuori dell uscio colle braccia penzoloni e quella malabestia di dieci rotoli4 in mano. Barbara, seduta sul parapetto del terrazzo, a strappare le foglioline secche dei garofani, colla bocca stretta anche lei, faceva cascare nel discorso che «maritati e muli vogliono star soli e che «fra suocera e nuora ci si sta in malora . «Quando Mena si sarà maritata , rispondeva Ntoni, «il nonno ci darà la came ra di sopra . «Io non ci sono avvezza a star nella camera di sopra, come i colombi! tagliava corto la Barbara; tanto che suo padre, ch era suo padre! diceva a Ntoni, guardando si attorno, mentre se ne andavano per la straduccia: «Verrà tutta sua madre, la Bar bara; pensa a non farti mettere il basto5 da principio, se no ti succede come a me . Però comare Venera aveva dichiarato: «Prima che mia figlia vada a dormire nella stanza dei colombi bisogna sapere a chi resta la casa, e voglio stare a vedere dove finisce questo affare dei lupini . Andava a finire che Piedipapera stavolta voleva essere pagato, santo diavolone! San Giovanni era arrivato, e i Malavoglia tornavano a parlare di dare degli acconti, perché non avevano tutti i denari, e speravano di raggranellare la somma alla rac colta delle ulive. Lui se l era levati di bocca quei soldi, e non aveva pane da man giare, com è vero Dio! non poteva campare di vento sino alla raccolta delle ulive. «A me mi dispiace, padron Ntoni ; gli aveva detto: «ma che volete? Bisogna che pensi ai miei interessi. San Giuseppe prima fece la sua barba e poi quella di tutti gli altri .6 4 malabestia rotoli: utensile utilizzato per ripa- rare lo scafo delle navi, del peso di circa dieci chili. 5 non farti basto: non farti tiranneggiare. 6 San Giuseppe altri: detto popolare siciliano: pri- ma si pensa ai propri interessi, poi a tutto il resto. COMPRENSIONE E ANALISI 1 Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe. 2 Che cosa vuol dire, fuor di metafora, l espressione senza sapere dove drizzare il timone (r. 10)? 3 Che cosa significa la frase ora tutta la famiglia rimaneva sulle braccia di Ntoni (rr. 32-33)? 4 Spiega i seguenti proverbi, contestualizzandoli all interno della narrazione: A nave rotta ogni vento è contrario (r. 27); maritati e muli vogliono star soli (rr. 40-41); fra suocera e nuora ci si sta in malora (r. 41). 5 In quale punto del testo, parlando della morte di Luca, compare la logica economica per cui la sua scomparsa equivale alla perdita di un guadagno? 6 Trova ed elenca le similitudini presenti nel brano. A quali realtà fanno riferimento? 7 Da che cosa emerge la dimensione corale del racconto? Rispondi offrendo puntuali riscontri testuali. 8 Passa in rassegna i personaggi che compaiono nel brano. Quali valori rappresenta ciascuno di loro? 9 A un certo punto troviamo un esempio di discorso indiretto libero (tecnica narrativa spesso utilizzata nel romanzo): alle parole di quale personaggio esso si riferisce? INTERPRETAZIONE E COMMENTO Individua i temi principali presenti nel testo, evidenziandone l importanza nella trama complessiva del romanzo. Confronta poi la società descritta nel brano con quella nella quale vivi: quali differenze e quali analogie riscontri? L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 269

Classe di letteratura - volume 3A
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Dal secondo Ottocento al primo Novecento