PALESTRA DI SCRITTURA

PALESTRA DI SCRITTURA La PALESTRA di SCRITTURA continua su Treccani Scuola La morte di Luca Analisi e interpretazione di un TESTO LETTERARIO I Malavoglia, cap. 9 Con il naufragio della Provvidenza e la perdita in mare del carico di lupini, i Malavoglia si ritrovano in gravi difficoltà perché non sono in grado di saldare il debito contratto con zio Crocifisso. Ma le disgrazie non sono finite: ben presto giunge la notizia della morte di Luca, partito soldato per la leva militare. 5 10 15 20 25 30 35 Coll andare dei giorni però, nessuno parlava più di quello che era successo,1 ma come la Longa non vedeva spuntare la lettera,2 non aveva testa né di lavorare né di stare in casa: era sempre in giro a chiacchierare di porta in porta, quasi andasse cercando quel che voleva sapere. «Avete visto una gatta quando ha perso i suoi gattini? dicevano le vicine. La lettera non veniva però. Anche padron Ntoni non s imbarcava più e stava sempre attaccato alle gonnelle della nuora come un ca gnolino. Alcuni gli dicevano: «Andate a Catania, che è paese grosso, e qualcosa sapranno dirvi . Nel paese grosso il povero vecchio si sentiva perso peggio che a trovarsi in mare di notte, e senza sapere dove drizzare il timone. Infine gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto, giacché le notizie doveva saperle lui. Colà, dopo averlo rimandato per un pezzo da Erode a Pilato,3 si misero a sfogliare certi libracci e a cercare col dito sulla lista dei morti. Allorché arrivarono ad un nome, la Longa che non aveva ben udito, perché le fischiavano gli orecchi, e ascoltava bianca come quelle cartacce, sdrucciolò pian piano per terra, mezzo morta. «Son più di quaranta giorni , conchiuse l impiegato, chiudendo il registro. «Fu a Lissa; che non lo sapevate ancora? . La Longa la portarono a casa su di un carro, e fu malata per alcuni giorni. D al lora in poi fu presa di una gran devozione per l Addolorata che c è sull altare della chiesetta, e le pareva che quel corpo lungo e disteso sulle ginocchia della madre, colle costole nere e i ginocchi rossi di sangue, fosse il ritratto del suo Luca, e si sen tiva fitte nel cuore tutte quelle spade d argento che ci aveva la Madonna. Ogni sera le donnicciuole, quando andavano a prendersi la benedizione, e compare Cirino faceva risuonare le chiavi prima di chiudere, la vedevano sempre lì, a quel posto, accasciata sui ginocchi, e la chiamavano anche lei la madre addolorata. «Ha ragione dicevano nel paese. «Luca sarebbe tornato fra breve, e i suoi trenta soldi al giorno se li sarebbe guadagnati. A nave rotta ogni vento è contrario . «Avete visto padron Ntoni? aggiungeva Piedipapera; «dopo la disgrazia di suo nipote sembra un gufo tale e quale. Adesso la casa del nespolo fa acqua davvero da tutte le parti, come una scarpa rotta, e ogni galantuomo bisogna che pensi ai suoi interessi . La Zuppidda era sempre con tanto di muso, e borbottava che ora tutta la fami glia rimaneva sulle braccia di Ntoni! Questa volta una ragazza ci penserà prima di pigliarselo per marito. «Cosa ci hai con quel povero giovane? domandava mastro Turi. 1 quello che era successo: la battaglia di Lissa del 1866. 268 / IL SECONDO OTTOCENTO 2 la lettera: scritta da Luca, per informare la famiglia delle sue condizioni. 3 da Erode a Pilato: da un ufficio all altro.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento