Classe di letteratura - volume 3A

Giovanni Verga LE PAROLE CHIAVE Questione meridionale Nella seconda metà dell Ottocento, le condizioni socioeconomiche della Sicilia e, più in generale, del Sud, divengono oggetto delle indagini di politici e intellettuali. Lo stato di abbandono e sfruttamento dei contadini fornisce importante materiale agli artisti che, come Verga, desiderano distaccarsi dagli stereotipi del romanzo borghese per rappresentare una realtà più viva e autentica. Gli umili, i vinti, parte più debole e dimenticata della società, sono i protagonisti delle sue opere. Regressione La denuncia della condizione dei vinti appare più incisiva e diretta grazie alle tecniche narrative e stilistiche che Verga sceglie. Egli rinuncia a esprimere giudizi e preferisce regredire al livello del mondo narrato, popolare. Lascia che la storia emerga direttamente dalle parole e dai pensieri dei protagonisti. La voce narrante è un soggetto anonimo e corale che proviene dallo stesso ambiente dei personaggi e che ne esprime la mentalità popolare attraverso il discorso indiretto libero. L opera dunque sembra «essersi fatta da sé . «Roba La Storia, il progresso e i valori borghesi di profitto e benessere irrompono nel mondo verghiano. Nessuno riesce a sottrarsi al culto della «roba : la proprietà dei beni materiali diventa aspirazione di vita, unico e ossessivo fine dell esistenza umana. I beni materiali diventano parte integrante della persona. Famiglia Per Verga, il destino di ciascuno è immutabile e infelice. Bisogna accettarlo con coraggio e pacata rassegnazione, senza desiderare di cambiarlo. Un appiglio importante in questa esistenza è la famiglia, la sola difesa per i singoli contro l avidità del mondo. L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 267

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento