Classe di letteratura - volume 3A

spetta e lo ammira. Ciò spiega perché Verga scelga, per raccontarne le imprese, la voce di un narratore complice, che aderisce alla sua mentalità e alla sua visione della vita. A eccezione dell incipit (in cui il punto di vista è quello di un viandante che si presuppone colto) e del breve intermezzo del lettighiere (r. 7), che, da umile qual è, non comprende le scelte di Mazzarò, il racconto sembra ispirato direttamente dalle convinzioni del protagonista. Così assistiamo, in un certo qual modo, alla sua celebrazione: dall anonimo narratore popolare che con stupita ammirazione descrive come normali, anzi come lodevoli, i metodi del protagonista, non giungerà mai una parola di censura della sua ingordigia economica, mai un dubbio sul suo comportamento, mai il sospetto che la folle rincorsa del denaro lo abbia portato a recidere ogni legame con gli uomini e anche con sé stesso. Perfino la considerazione della morte della madre come fardello economico (Di donne non aveva mai avuto sulle spalle che sua madre, la quale gli era costata anche 12 tarì, quando aveva dovuto farla portare al camposanto, rr. 54-56) viene ritenuta del tutto normale: ma in realtà è evidente che spingendo alle estreme conseguenze la legittimazione delle azioni e della mentalità del protagonista, l autore induce in chi legge una presa di distanza o anche un moto di nauseata indignazione. Il modo in cui il narratore descrive le vicende del protagonista contiene perfino un che di leggendario o di fiabesco, a cui collaborano in modo decisivo accumulazioni e iterazioni (E cammina e cammina, rr. 11-12) nonché l uso delle iperboli, spia evidente della trasfigurazione mitica di Mazzarò operata dall immaginario popolare (Pareva che fosse di Mazzarò perfino il sole che tramontava, r. 25). il lettore a dover cogliere, dietro alla straniante impersonalità di Verga, il dramma di un uomo che, per dedicare alla roba la propria vita, finisce per essere travolto dall inutilità dei suoi sforzi, nel delirante, finale abbraccio con tutto ciò che ha conquistato. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 La novella può essere divisa in tre sequenze fondamentali: la descrizione della roba di Mazzarò; la sua storia; la conclusione della vicenda. Individua nel testo queste diverse parti, quindi riassumine il contenuto. ANALIZZARE 2 Fai l analisi del periodo della frase iniziale della novella (rr. 1-8). 3 Nella Roba, per accentuare il tono epico della narrazione, Verga ricorre a una serie di iperboli. Trovale nel testo. 4 Individua le espressioni popolari presenti nella novella. 5 La presentazione iniziale di Mazzarò è affidata al punto di vista di un viandante sconosciuto, che osserva la proprietà del protagonista. Da quali elementi possiamo supporre il suo alto livello culturale? INTERPRETARE 6 Il testo è ricco di similitudini che attingono al mondo naturale (folto come un bosco, rr. 16-17; come un fiume, r. 136) e animale (ricco come un maiale, r. 32; numerosi come le lunghe file dei corvi, rr. 62-63). Perché, secondo te? 248 / IL SECONDO OTTOCENTO SCRIVERE PER... CONFRONTARE 7 Un altro famoso avaro è Arpagone, immortalato dal commediografo francese Molière (1622-1673) nella commedia L avaro (1668). Ricerca e leggi questo testo, individua analogie e differenze con Mazzarò in un testo descrittivo di circa 20 righe. ARGOMENTARE 8 Mazzarò può essere considerato un perfetto esemplare di avaro. In che cosa consiste per te l avarizia? Quando e perché nella società di oggi una persona può essere considerata avara? Scrivi al riguardo un testo espositivo e argomentativo di circa 30 righe. DIBATTITO IN CLASSE 9 Una delle caratteristiche peculiari di Mazzarò è che egli non ambisce ad accumulare genericamente ricchezza, ma, in modo più specifico, roba , oggetti materiali, terreni e proprietà, prove tangibili della sua ascesa sociale ed economica. In che cosa Mazzarò è simile o diverso da coloro che, anche oggi, sono spinti da un irrefrenabile desiderio di denaro e potere? Discutine con la classe.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento