D1 - Auguste Comte, La sociologia come "fisica

DOCUMENTO 1 La sociologia come «fisica sociale Auguste Comte, Considerazioni filosofiche sulle scienze e gli scienziati Auguste Comte nasce a Montpellier nel 1798 da famiglia cattolica e monarchica. Entrato sedicenne all cole Polytechnique di Parigi, conosce il filosofo Henri de Saint-Simon, di cui diventa segretario e collaboratore. Al 1822 risale la pubblicazione del primo, importante lavoro, Piano dei lavori scientifici necessari per riorganizzare la società; tre anni dopo, nel 1825, delinea alcuni dei tratti fondamentali del suo pensiero, poi sviluppati più organicamente nei 6 volumi del Corso di filosofia positiva, editi tra il 1830 e il 1842. Ha intanto già manifestato i primi segni di una malattia mentale che lo costringe a diversi ricoveri in case di cura e che lo accompagnerà per tutta la vita. Gli ultimi anni sono segnati da un forte fervore religioso: lo stesso Positivismo diventa il fondamento di una «religione dell umanità di cui Comte arriva a formulare persino le norme e un calendario. Muore a Parigi nel 1857. L autore Nel brano che riportiamo, tratto da un opera del 1825, Comte illustra il metodo e gli scopi di una nuova scienza, la sociologia. Il filosofo francese attribuisce a tale disciplina il compito di comprendere la realtà sociale, partendo dai dati empirici e studiando ogni fenomeno nelle sue cause, nei suoi effetti e in tutte le sue relazioni. Lo scopo della sociologia è individuare le leggi che presiedono allo sviluppo della società, analizzandone la situazione culturale, politica ed economica. Per conoscere oggettivamente i fenomeni sociali e prevederne lo sviluppo futuro è fondamentale approfondire lo studio della Storia. Secondo Comte, il Positivismo deve essere caratterizzato dal relativismo: le nozioni che la teologia e la metafisica considerano assolute vanno sostituite dalla conoscenza degli elementi e delle condizioni reali di una data società. Per fisica sociale intendo la scienza che ha come scopo suo proprio lo studio dei fenomeni sociali, considerati con lo stesso spirito dei fenomeni astronomici, fisici, chimici e fisiologici, ossia considerati come sottoposti a leggi naturali invariabili, la cui scoperta è il fine specifico delle sue ricerche. Essa si propone dunque di spiegare, con la maggiore precisione possibile, il grande fenomeno dello sviluppo della specie umana, considerato in tutte le sue parti essenziali, cioè di scoprire mediante quale collegamento necessario di trasformazioni successive il genere umano, partendo da uno stato appena superiore a quello delle società delle scimmie superiori, sia stato gradualmente condotto al punto in cui si trova oggi nell Europa civilizzata. Lo spirito di questa scienza consiste soprattutto nel vedere nello studio approfondito del passato la vera spiegazione del presente e la manifestazione generale del futuro. Considerando sempre i fatti sociali non già come oggetti di ammirazione o di critica, bensì come oggetti di osservazione, essa si occupa esclusivamente di stabilirne le relazioni reciproche e di penetrare l influenza esercitata da ciascuno di essi sull insieme dello sviluppo umano. Nei suoi rapporti con la pratica, eliminando dalle varie istituzioni qualsiasi idea assoluta di bene o di male, essa li considera costantemente relativi allo stato determinato della società, e variabili insieme con questo; nel medesimo tempo li concepisce come tali da potersi sempre stabilire spontaneamente in virtù della sola forza degli antecedenti. 24 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento