Classe di letteratura - volume 3A

200 205 210 215 220 225 230 235 «No! , diceva Ntoni, «no! Io non posso aiutarti se non ho nulla. Il proverbio dice aiutati che t aiuto . Quando avrò guadagnato dei denari anch io, allora tor nerò, e staremo allegri tutti . La Lia e Alessi spalancavano gli occhi, e lo guardavano sbigottiti; ma il nonno si lasciava cadere la testa sul petto. «Ora non hai più né padre né madre, e puoi fare quello che ti pare e piace , gli disse alfine. «Finché vivrò a quei ragazzi ci pen serò io, quando non ci sarò più, il Signore farà il resto . La Mena, poiché Ntoni voleva andarsene a ogni costo, gli metteva in ordi ne tutta la roba, come avrebbe fatto la mamma, e pensava che laggiù, in paese forestiero, suo fratello non avrebbe avuto più nessuno che pensasse a lui, come compare Alfio Mosca. E mentre gli cuciva le camicie, e gli rattoppava i panni, la testa correva lontano lontano, a tante cose passate, che il cuore ne era tutto gonfio. «Dalla casa del nespolo non posso passarci più , diceva quando stava a sedere accanto al nonno, «me la sento nella gola, e mi soffoca, dopo tante cose che sono avvenute dacché l abbiamo lasciata! . E mentre preparava la roba del fratello, piangeva come se non dovesse vederlo più. Infine, quando ogni cosa fu in ordine, il nonno chiamò il suo ragazzo per far gli l ultima predica, e dargli gli ultimi consigli per quando sarebbe stato solo, che avrebbe dovuto far capitale soltanto della sua testa,37 e non avrebbe avuti accanto i suoi di casa per dirgli come doveva fare, o per disperarsi insieme; e gli diede anche un po di denaro, caso mai ne avesse bisogno, e il suo tabarro38 foderato di pelle, che ormai lui era vecchio, e non gli serviva più. I ragazzi, vedendo il fratello maggiore affaccendarsi nei preparativi della par tenza, gli andavano dietro pian piano per la casa, e non osavano dirgli più nulla, come fosse diggià un estraneo. «Così se ne è andato mio padre ,39 disse infine la Nunziata la quale era andata a dirgli addio anche lei, e stava sull uscio. Nessuno allora parlò più. Le vicine venivano ad una ad una a salutare compare Ntoni, e poi stettero ad aspettarlo sulla strada per vederlo partire. Egli indugiava col fagotto sulle spalle, e le scarpe in mano, come all ultimo momento gli fossero venuti meno il cuore e le gambe tutt a un tratto. E guardava di qua e di là per stamparsi la casa e il paese, ogni cosa in mente, e aveva la faccia sconvolta come gli altri. Il nonno prese il suo bastone per accompagnarlo sino alla città, e la Mena in un cantuccio piange va cheta cheta. «Via! , diceva Ntoni, «orsù, via! Vado per tornare alla fin fine! e sono tornato un altra volta da soldato . Poi, dopo ch ebbe baciata Mena e la Lia, e salutate le comari, si mosse per andarsene, e Mena gli corse dietro colle braccia aperte singhiozzando ad alta voce, quasi fuori di sé, e dicendogli: «Ora che dirà la mamma? ora che dirà la mamma? . Come se la mamma avesse potuto vedere e parlare. Ma ripeteva quello che le era rimasto più fitto nella mente, quando Ntoni aveva detto un altra volta di volere andarsene, e aveva vista la mamma piangere ogni notte, che all indomani trovava il lenzuolo tutto fradicio, nel rifare il letto. «Addio, Ntoni! , gli gridò dietro Alessi facendosi coraggio, come il fratello era già lontano; e allora la Lia cominciò a strillare. «Così se n è andato mio padre , disse infine la Nunziata, la quale era rimasta sulla porta. 37 far capitale della sua testa: fare as- segnamento soltanto su di sé e sul proprio giudizio. 38 tabarro: ampio mantello. 232 / IL SECONDO OTTOCENTO 39 Così se ne è andato mio padre: anche il padre della Nunziata, una ragazza dell età di Alessi, era partito in cerca di fortuna, lasciandola sola, senza la madre, con nu- merosi fratellini da accudire.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento