La cultura

La cultura | 1 | IL TRIONFO DELLA SCIENZA: L ET DEL POSITIVISMO Una modernità felice: la fede nel progresso Lo sviluppo delle scienze naturali e le scoperte tecnologiche accompagnano e stimolano l evoluzione industriale nel secondo Ottocento. Gli studi di medicina e di biologia allargano l orizzonte del sapere; l ampliamento delle conoscenze determina la convinzione che l uomo possa dominare le forze della natura; le invenzioni mutano il panorama industriale e il paesaggio delle città; la percezione del tempo e dello spazio viene modificata dalla comparsa di nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione, che finiscono per incidere anche sull immaginario collettivo: si pensi al treno, vero e proprio simbolo dell epoca, incarnazione della modernità. Si afferma dunque la certezza che la scienza favorisca la crescita pacifica di tutta la società, conducendola verso un epoca nuova, segnata dallo sviluppo e dalla graduale risoluzione dei conflitti sociali. Camille Pissarro, Boulevard Montmartre in un mattino d inverno, 1897. New York, The Metropolitan Museum of Art. Auguste Comte e i princìpi del Positivismo Tale atmosfera di ottimismo acquista ancora maggiore rilievo grazie alla diffusione soprattutto in Francia e in Inghilterra, non a caso i paesi più industrializzati della filosofia positivista. Utilizzato per la prima volta dal filosofo Claude-Henri de Saint-Simon (1760-1825) nel 1823, il termine positivismo viene ripreso da un altro filosofo francese, Auguste Comte (1798-1857), per indicare un nuovo orientamento di pensiero, che spiega il mondo rifiutando le interpretazioni sovrannaturali o le astrazioni concettuali e basandosi esclusivamente sui dati della realtà fisica. Nel suo Corso di filosofia positiva (1830-1842), Comte individua nella scienza l unico strumento utile per indagare il mondo: saranno l esperienza e l analisi razionale dei fatti e dei rapporti di causa e di effetto che si istituiscono tra loro a permettere la conoscenza di ogni fenomeno, anche il più complesso. Alla ricerca delle cause: il determinismo di Hippolyte Taine Il convincimento che tutto possa essere studiato alla luce della ragione porta a spiegare l esistenza umana all interno di una trama oggettiva di fattori condizionanti. Il carattere e le azioni dell uomo non dipendono dal capriccioso e fortuito intrecciarsi degli eventi, ma da elementi specifici e documentabili. Lo storico e filosofo francese Hippolyte-Adolphe Taine (1828-1893) individua le cause biologiche, sociali e storiche come gli aspetti che determinano (la sua teoria può essere infatti definita determinismo psicologico ) la vita del singolo, dagli aspetti più meschini a quelli più nobili: in tal modo, anche le creazioni del genio individuale e artistico trovano una spiegazione ben definita della loro genesi. Seguono questa tesi anche scrittori e artisti, interpreti di una nuova tendenza culturale, il Naturalismo, che cerca di riprodurre e documentare la natura e il reale in modo oggettivo e analitico, quanto più fedelmente possibile. La teoria evoluzionistica di Charles Darwin Queste visioni filosofiche e culturali sono riconducibili a una concezione materialistica della vita: per studiarne ogni aspetto dalla fisica alla medicina, dalle organizzazioni sociali a qualsiasi espressione artistica occorre rifarsi, come accennato, solo all osservazione scientifica, poiché è la materia l unica e sola realtà. Tale approccio è alla base della teoria dell evoluzione proposta 22 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento