La lingua

Originale Trasposizione in discorso diretto «Eh! s è lavorato! potete dirlo anche voi, padron Ntoni! , ma per padron Ntoni ei si sarebbe buttato dall alto del fariglione, com è vero Iddio! E a lui lo zio Crocifisso gli dava retta, perché egli era il mestolo della pentola, una pentola grossa, in cui bollivano più di duecento onze all anno! Campana di legno non sapeva soffiarsi il naso senza di lui. «Eh! s è lavorato! potete dirlo anche voi, padron Ntoni! Per voi io mi butterei dall alto del fariglione, com è vero Iddio! A me lo zio Crocifisso mi dà retta, perché io sono il mestolo della pentola, una pentola grossa, in cui bollono più di duecento onze all anno! Campana di legno non sa soffiarsi il naso senza di me . IN BREVE La tecnica della concatenazione, per cui parole o locuzioni vengono ripetute in diverse sequenze del testo, contribuisce a creare un effetto di circolarità temporale e spaziale. La concatenazione Nei Malavoglia ricorre un altra tecnica, quella della concatenazione, vale a dire la ripresa di parole o di intere locuzioni da una sequenza a un altra o da un capitolo a un altro. Vediamo un esempio: «Bella razza d uomini nuovi, come quel Ntoni Malavoglia là, che va girelloni a quest ora pel paese (fine cap. 10). Una volta Ntoni Malavoglia, andando girelloni pel paese, aveva visto due giovanotti che s erano imbarcati qualche anno prima... (inizio cap. 11). La frase con cui inizia l undicesimo capitolo riprende da vicino quella conclusiva del decimo, sia per quanto concerne l argomento sia per la ripresa di una medesima espressione, andare girelloni , che genera una sorta di eco tra i due capitoli. Ciò determina in tutto il romanzo un impressione di circolarità: la creazione di una continuità tematica finisce infatti per annullare nel lettore la sensazione dei salti temporali nello sviluppo della narrazione. | LA LINGUA | La sicilianità del romanzo non sta tanto nell uso del dialetto, quanto nella sintassi e nella fraseologia, che ricalcano strutture del parlato, e nell uso di proverbi e modi di dire. Testo PLUS Nella tempesta Analisi INTERATTIVA «Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi Una non completa sicilianità La lingua dei Malavoglia è affidata a una sintassi fortemente mimetica del discorso popolare. Inizialmente ciò desta nel pubblico diverse perplessità: anche Manzoni aveva posto al centro dei Promessi sposi dei personaggi appartenenti al popolo (Renzo e Lucia), ma non aveva rinunciato a rendere sostenuta la forma stilistica. Quello che turba maggiormente i lettori dei Malavoglia è soprattutto l assoluto anticonformismo delle scelte grammaticali e sintattiche di Verga e l insistita venatura dialettale. In realtà, la genialità della soluzione verghiana consiste proprio nell equilibrata inserzione nella lingua letteraria di strutture idiomatiche siciliane, con il contrappeso del parlato toscano che permetteva al testo di essere letto e apprezzato in un orizzonte nazionale. La dialettalità dell opera risulta dunque essere di tipo più fraseologico che lessicale. Compaiono nel testo termini dialettali, ma in maniera occasionale . A conferire la patina siciliana al testo sono soprattutto le strutture sintattiche (con netta prevalenza della paratassi sull ipotassi), il giro delle frasi, la particolare scelta delle metafore e delle similitudini (tratte dall esperienza popolare dei personaggi, non da quella borghese dei lettori), certe soluzioni tipiche dell oralità (quali il che polivalente o i pronomi ridondanti: «a lui gli ) e i modi di dire e i proverbi messi in bocca a diversi personaggi nel corso della narrazione. SPERIMENTALISMO STILISTICO coralità della narrazione straniamento regressione concatenazione discorso indiretto libero sintassi dialettale ricca di modi di dire e di proverbi L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 215

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento