Classe di letteratura - volume 3A

65 70 75 80 85 Il ritorno nella cava 90 95 100 i denti quasi fosse in gennaio. L ingegnere, quando gli ebbero detto che il caso era accaduto da circa quattro ore, domandò cosa venissero a fare da lui dopo quattro ore. Nondimeno ci andò con scale e torcie a vento,39 ma passarono altre due ore, e fecero sei, e lo sciancato disse che a sgomberare il sotterraneo dal materiale caduto ci voleva una settimana. Altro che quaranta carra di rena! Della rena ne era caduta una montagna, tutta fina e ben bruciata dalla lava, che si sarebbe impastata colle mani e dovea pren dere il doppio di calce.40 Ce n era da riempire delle carra per delle settimane. Il bell affare di mastro Bestia! L ingegnere se ne tornò a veder seppellire Ofelia;41 e gli altri minatori si strin sero nelle spalle, e se ne tornarono a casa ad uno ad uno. Nella ressa e nel gran chiacchierìo non badarono a una voce di fanciullo, la quale non aveva più nulla di umano, e strillava: «Scavate! scavate qui! presto! . «To ! , disse lo sciancato «è Malpelo! Da dove è venuto fuori Malpelo? Se tu non fossi stato Malpelo, non te la saresti scappata,42 no! . Gli altri si misero a ridere, e chi diceva che Malpelo avea il diavolo dalla sua, un altro che avea il cuoio43 duro a mo dei gatti. Malpelo non rispondeva nulla, non piangeva nemmeno, scavava colle unghie colà nella rena, dentro la buca, sicché nessuno s era accorto di lui; e quando si accostarono col lume gli videro tal viso stravolto, e tali occhiacci invetrati,44 e tale schiuma alla bocca da far paura; le unghie gli si erano strappate e gli pendevano dalle mani tutte in sangue. Poi quando vollero toglierlo di là fu un affar serio; non potendo più graffiare, mordeva come un cane arrabbiato e dovettero afferrarlo pei capelli, per tirarlo via a viva forza. Però infine tornò alla cava dopo qualche giorno, quando sua madre piagnuccolando ve lo condusse per mano; giacché, alle volte il pane che si mangia non si può andare a cercarlo di qua e di là.45 Anzi non volle più allontanarsi da quella galleria, e sterrava con accanimento, quasi ogni corbello di rena lo levasse di sul46 petto a suo padre. Alle volte, mentre zappava, si fermava bruscamente, colla zap pa in aria, il viso torvo e gli occhi stralunati, e sembrava che stesse ad ascoltare qualche cosa che il suo diavolo gli susurrava negli orecchi, dall altra parte della montagna di rena caduta. In quei giorni era più tristo e cattivo del solito, talmente che non mangiava quasi, e il pane lo buttava al cane, come se non fosse grazia di Dio. Il cane gli voleva bene, perché i cani non guardano altro che la mano la quale dà loro il pane. Ma l asino grigio, povera bestia, sbilenca e macilenta,47 sopportava tutto lo sfogo della cattiveria di Malpelo; ei lo picchiava senza pietà, col manico della zappa, e borbottava: «Così creperai più presto! . Dopo la morte del babbo pareva che gli fosse entrato il diavolo in corpo, e lavorava al pari di quei bufali feroci che si tengono coll anello di ferro al naso. Sa 39 torcie a vento: torce che non si spen- gono con il vento. 40 doppio di calce: ci voleva una doppia quantità di calce per amalgamarla meglio. 41 Ofelia: nella prima scena dell ultimo atto dell Amleto, Ofelia si uccide. Amleto, che ignora la sua morte, capisce dal corteo funebre che la donna morta è Ofelia. L ingegnere, dunque, torna a teatro in tempo per vedere la fine dello spettacolo. 42 non te la saresti scappata: non ti saresti salvato. 43 cuoio: pelle. 44 invetrati: vitrei. 45 giacché di là: cioè non ci si può per- mettere il lusso di perdere un lavoro che garantisce la sopravvivenza. 46 di sul: dal. 47 sbilenca e macilenta: storta e denutrita. Le parole valgono tarsi, più o meno sommessamente, per un po di tempo. Ma possiamo usare questo verbo anche quando disapproviamo il balbettio di un amico troppo incline alle lagne: «Ma che cosa piagnucoli? . Piagnucolare rientra nella categoria dei verbi a cui un suffisso alterativo conferisce una certa sfumatura. Indica quale significato assumono i seguenti verbi alterati: fischiettare; vivacchiare; parlottare; leggiucchiare; rubacchiare. piagnucolare Un bambino che piagnucola per ogni sciocchezza ha l abitudine di lamen- L AUTORE / GIOVANNI VERGA / 191

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Dal secondo Ottocento al primo Novecento