3 - La concezione pessimistica della vita

I grandi temi IN BREVE I personaggi di Verga combattono eroicamente per la sopravvivenza contro un destino di affanni che sanno essere già scritto. La caparbietà eroica dei personaggi verghiani La Sicilia è dunque per Verga il teatro ideale per superare il sentimentalismo degli esordi narrativi e per descrivere l unico mondo che gli appare vero, quell universo di umili che combattono per l esistenza, a modo loro eroi caratterizzati da una decisa caparbietà e da una «rassegnazione coraggiosa ad una vita di stenti , come si legge nella novella Fantasticheria. La condizione dei personaggi verghiani non può essere mutata, in quanto essi appaiono condannati da un inesorabile fatalità. I comportamenti di figure tragiche quali Rosso Malpelo e la Lupa non sottintendono mai una ribellione tesa al riscatto; piuttosto questi personaggi agiscono come vittime che scelgono non di migliorare la propria sorte, ma di diventarne in qualche modo esecutori. Essi sono esclusi e diversi , in conflitto permanente con la collettività che li rifiuta e li espelle: anormali e deviati , il loro destino è sempre tragico, poiché li animano un anticonformismo e un coraggio che non possono avere esiti positivi. La loro dannazione si consuma attraverso tradimenti, duelli (come in Cavalleria rusticana), amori maledetti e gelosie, gesti inconsulti e una violenza che esplode repentina e selvaggia. Verga non guarda ai suoi personaggi con compassione, né offre loro consolazione. L assenza di pietismo I personaggi di Verga appartengono alla schiera dei «deboli che restano per la via , tuttavia essi non per questo sono fatti oggetto di pietismo: liquidando il populismo presente nella nostra letteratura tardoromantica, l autore non concede alle vittime né un aristocratico paternalismo né la vaga consolazione che la sventura patita sia manzonianamente «provvida , perché possibilità di riscatto o di liberazione non esistono, né sulla terra né in cielo. SICILIA: LUOGO FUORI DALLA STORIA DAI TEMI ai testi: T2 > p. 189 T3 > p. 205 T5 > p. 219 realtà immobile legata alle tradizioni destino immutabile degli umili descrizione verghiana priva di pietà e di facili consolazioni | 3 | La concezione pessimistica della vita La visione della vita di Verga è pessimistica: l uomo non può riscattarsi né emanciparsi dalla propria condizione. L «ideale dell ostrica La lucida analisi della realtà che Verga compie nella sua opera può, sia pure indirettamente, servire da denuncia della tragica sconfitta che incombe sull umanità, nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Non si pensi tuttavia che egli sia tentato di suggerire proposte consolatorie, possibili illusioni e vie di fuga capaci di offrire alternative alla vita di oggi o di domani. Verga non concepisce alcuna possibilità di riscatto o di emancipazione, perché il dolore non deriva dalle ingiustizie o dal corso della Storia, ma è connaturato al fatto stesso di esistere e per questo riguarda indistintamente tutti gli uomini e tutte le classi sociali. L autore anzi esprime una condanna nei confronti di chi tenta di mutare la propria condizione sociale e di affrancarsi dalle proprie origini. L unica risposta possibile alla situazione di sofferenza è di natura difensiva: nella novella Fantasticheria, per esempio, Verga esalta il «tenace attaccamento di quella povera gente alla propria terra, ai propri costumi, alla 180 / IL SECONDO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento