Classe di letteratura - volume 3A

DENTRO IL TESTO Le fonti di ispirazione letteraria La descrizione di una città Uno sguardo cinematografico e insieme partecipe I contenuti tematici Romanzo realistico, libello politico, reportage visionario: Il ventre di Napoli di Matilde Serao è tutte queste cose insieme. Quando il libro viene pubblicato, nel 1884, siamo in pieno Verismo, ma più che a Verga e a Capuana la scrittrice guarda al Victor Hugo dei Miserabili (1862), all Eugène Sue dei Misteri di Parigi (1843) e soprattutto, sin dal titolo, all mile Zola del Ventre di Parigi (1873). Il punto di partenza è qui un inchiesta giornalistica, svolta all indomani di un epidemia di colera che aveva flagellato come spesso accadeva la città partenopea. Ma il reportage sul grave morbo diventa subito la rappresentazione della città nel suo complesso, in cui si aprono sacche di degrado e povertà che la penna dell autrice è in grado di tratteggiare con precisione di dati, efficacia di racconto e capacità di suggestione. Più che la narrazione vera e propria, però, conta la descrizione: una descrizione attenta e minuziosa, che raccomanda ancora oggi la lettura di questo testo, oltre che per le sue indubbie qualità letterarie, anche per il prezioso valore documentario. Le scelte stilistiche Già dopo poche righe, chi legge ha come l impressione di trovarsi dentro lo scenario descritto, uno scenario fatto di vie e viottole strette e ripide, quartieri popolari degradati, povere abitazioni e squallidi tuguri. La sensazione, insomma, è appunto quella di essere «nel ventre di Napoli . Qualità non ultima di questo libro è infatti quella di permettere al lettore di seguire in presa diretta, come attraverso una macchina da presa cinematografica, quanto esso racconta. Tuttavia, come noterà Benedetto Croce, la scrittrice si ispira alle angosce degli umili, rievoca appassionatamente aspetti mutevoli e toccanti della vita napoletana, violando deliberatamente i programmi della narrativa verista che prescriveva il distacco del narratore e una rappresentazione il più possibile oggettiva ed emotivamente neutra. Qui, infatti, all esposizione si mescola quasi sempre un afflato di partecipazione psicologica dell autrice alle vicende raccontate, con una «calorosa eloquentissima perorazione a pro del popolo napoletano, piena di quell affetto materno del quale essa possiede il segreto (Croce). VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Che cos è l altra parte (r. 10) che secondo Matilde Serao il governo dovrebbe conoscere? 2 In quali frasi si coglie la polemica politica dell autrice? A chi si rivolge e con quali argomenti? 3 Qual è la tesi che la scrittrice contrappone all idea di Depretis che fosse necessario «sventrare Napoli ? ANALIZZARE 4 Soffermati sulla lingua utilizzata dalla Serao, individuando nel testo i vocaboli desueti e le forme arcaiche. 5 La prosa degli scrittori veristi è segnata da un intensa ricerca formale, notevole anche per l utilizzo di componenti linguistiche regionali. Trova nel brano i termini dialettali. 166 / IL SECONDO OTTOCENTO INTERPRETARE 6 In quali punti del testo ti sembra che emerga una sensibilità femminile? SCRIVERE PER... ESPORRE 7 Descrivi in un articolo di denuncia (di circa 30 righe) una particolare situazione di miseria e degrado, invitando i responsabili politici e amministrativi a porvi rimedio. Puoi ispirarti a situazioni che ti siano note direttamente o di cui tu sia venuto a conoscenza attraverso i mass media.

Classe di letteratura - volume 3A
Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento