Classe di letteratura - volume 3A

Ormai! Che doveva importargli delle stramberie dell avvocato? Ma se fosse vero? Eh, via! Ma, infine, se fosse vero? E si arrestò con un senso di puerile paura, appena passata la soglia dell altra stanza. ANALISI ATTIVA Le conseguenze psichiche di un delitto I contenuti tematici Siamo in un momento nevralgico del romanzo. Si è già consumato il delitto di Rocco Criscione, il devoto fattore del marchese di Roccaverdina, delitto per il quale è stato condannato un innocente. Nel brano qui riportato il marchese va a visitare i suoi possedimenti e ritorna a palazzo. Non sappiamo ancora che il colpevole dell omicidio è proprio lui, ma l autore ci indirizza sulla via del sospetto. Una serie di indizi rivela la sua equivoca inquietudine: viene visto dal cocchiere mentre è rannicchiato in fondo alla carrozza chiusa, e insolitamente silenzioso (rr. 2-3); effettua una distratta ricognizione delle proprietà, ripartendo senza dare nessuna disposizione, senza mostrarsi scontento né soddisfatto (rr. 53-54); infine non riesce a celare il turbamento provato dinanzi alle chiacchiere dell avvocato don Aquilante, che si dice convinto di poter apprendere presto il nome dell omicida direttamente dal fantasma dell assassinato. 1. Di che cosa cerca di parlare il fattore per distrarre il marchese? 2. Perché la ricognizione delle proprietà del marchese va diversamente da come Titta si aspettava? Un dramma dell anima Le stramberie (r. 100) di questo interlocutore, veggente e spiritista, mettono a nudo lo sbigottimento del marchese, per il quale ha inizio un calvario interiore che si protrarrà per tutto il romanzo. Il racconto di Capuana si configura come un torbido viaggio tra folli visioni, paure che riemergono dall inconscio, terrore del mistero e soprattutto sensi di colpa che destabilizzano la personalità del protagonista. Il marchese tenta in tutti i modi di appigliarsi alla ragione e alla fede in Dio e nella Chiesa per respingere le strane teorie di don Aquilante, ma si capisce che il rimorso lo ossessiona: da questa condizione psicologica traggono origine le superstizioni e le allucinazioni morbose che lo porteranno inesorabilmente alla pazzia. 3. Perché don Aquilante è seduto sul parapetto di un ponticello? 4. L inquietudine del marchese durante il colloquio con Don Aquilante è percepibile dal tono delle sue risposte: perché? 5. Evidenzia i termini afferenti alle aree semantiche della paura, del mistero e dell ignoto. Un esempio di perfetto stile verista Le scelte stilistiche La patologia del marchese è scientificamente analizzata da Capuana con una modalità oggettiva, neutra. Come impone il canone verista, il narratore si astiene da interventi e interpretazioni personali: gli anfratti dell anima del protagonista vengono esplorati dall interno, grazie soprattutto all adozione del discorso indiretto libero, che permette di assumere il suo punto di vista e di riportarne il pensiero (E l Inferno? E il Paradiso? E il Purgatorio? Don Aquilante li spiegava a modo suo; ma la Chiesa non dice che si tratta di cose diaboliche?, rr. 104-105; Ormai! Che doveva importargli delle stramberie dell avvocato? Ma se fosse vero? Eh, via! Ma, infine, se fosse vero? , rr. 131-132). 6. Per evitare l introspezione psicologica, il narratore verista si sofferma in particolar modo sui gesti dei personaggi: quali descrizioni ti sembrano particolarmente efficaci? 7. Pur scegliendo di scrivere in italiano, Capuana adotta termini ed espressioni tipiche del parlato e del linguaggio popolare. Individuane alcuni. 154 / IL SECONDO OTTOCENTO

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Dal secondo Ottocento al primo Novecento