Classe di letteratura - volume 3A

IN BREVE A differenza del Naturalismo, il Verismo attribuisce minor importanza al metodo scientifico: l impersonabilità nell opera artistica si limita a influenzarne lo stile, ma non deve essere fredda «scienza dei sentimenti . Le differenze: 1. Il rifiuto della scientificità Al tempo stesso, vi sono però alcune significative differenze. In primo luogo, nel Verismo viene meno la componente scientifica propugnata da Zola e dai Naturalisti. Non si tratta più di applicare alla letteratura metodi oggettivi per giustificare una denuncia sociale e sociologica, perché scrive Capuana «se il romanzo non dovesse far altro che della fisiologia o della patologia o della psicologia comparata in azione [ ] il guadagno non sarebbe né grande né bello. Il positivismo, il naturalismo esercitano una vera e radicale influenza nel romanzo contemporaneo, ma soltanto nella forma, e tal influenza si traduce nella perfetta impersonalità di quest opera d arte . L opera d arte non può essere dunque solo fredda «scienza dei sentimenti , ma deve presentarsi come originale sul Antoine-Auguste-Ernest Hébert, Ragazze piano espressivo: la tecnica dell im- di Ischia, fine XIX secolo. Parigi, Musée Hébert. personalità costituisce soltanto la premessa stilistica di una narrazione stesa alla ricerca del vero. I veristi ambientano i loro romanzi non nelle metropoli ma in contesti rurali, descrivendo la vita autentica della gente di campagna. 2. L ambientazione rurale Un secondo aspetto peculiare consiste nell ambientazione delle vicende narrate, e qui la differenza con le opere francesi è evidente: mentre Zola e in genere i Naturalisti scrutano i bassifondi della realtà urbana, i caotici agglomerati della metropoli tentacolare, dove si possono afferrare i particolari più degradanti della civiltà industriale, gli scrittori veristi preferiscono descrivere la vita autentica dell umile gente di campagna, non toccata dalla modernità, emarginata in un angolo remoto della Storia, dove non è ancora soffiato il vento delle trasformazioni e del benessere economico. Essi si focalizzano dunque su storie di contadini, pastori e pescatori, modesti abitanti del Sud che sopravvivono abbarbicati ai retaggi e alle tradizioni del passato. I veristi non assumono alcun impegno politico per migliorare la realtà, si preoccupano di coglierla nella sua immutabilità: le ingiustizie sociali sono fenomeni ancestrali, primitivi e perciò vengono registrate con un atteggiamento fatalista. 3. Il pessimismo verista Nel ritrarre questa realtà, i Veristi non si abbandonano ad alcuna speranza di riformarla o di migliorarla con qualche illusione di progresso. In tale atteggiamento si può cogliere un altra differenza rispetto agli scrittori francesi: mentre questi mostrano le ingiustizie sociali allo scopo di superarle e debellarle, i Veristi non assumono alcun impegno politico, palesando così una concezione conservatrice della vita e della società. La realtà atavica che essi raffigurano è colta infatti nella sua astorica immobilità, cristallizzata in un fatalismo senza speranza di riscatto. Compito dell artista non è modificare lo stato delle cose attraverso la loro rappresentazione e denuncia, bensì fotografarlo con la massima verosimiglianza, rimanendo fedele al canone dell impersonalità. LA CORRENTE / IL NATURALISMO E IL VERISMO / 131

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Classe di letteratura - volume 3A
Dal secondo Ottocento al primo Novecento