Classe di letteratura - volume 2

25 30 35 40 45 50 55 «Voi mi avete fatto veder questa cosa talmente aperta e sensata, che quando il testo d Aristotile non fusse in contrario, che apertamente dice, i nervi nascer dal cuore, bisognerebbe per forza confessarla per vera .20 simplicio Signori, io voglio che voi sappiate che questa disputa dell origine de i nervi non è miga21 così smaltita22 e decisa come forse alcuno si persuade. sagredo Né sarà mai al sicuro, come si abbiano di simili contradittori,23 ma questo che voi dite non diminuisce punto24 la stravaganza della risposta del Peripatetico, il quale contro a così sensata esperienza non produsse altre esperienze o ragioni d Aristotile, ma la sola autorità ed il puro ipse dixit.25 simplicio Aristotile non si è acquistata sì grande autorità se non per la forza delle sue dimostrazioni e della profondità de i suoi discorsi: ma bisogna intenderlo, e non solamente intenderlo, ma aver tanta gran pratica ne suoi libri, che se ne sia formata un idea perfettissima,26 in modo che ogni suo detto vi sia sempre innanzi alla mente; perché e 27 non ha scritto per il volgo, né si è obligato a infilzare i suoi silogismi28 col metodo triviale ordinato,29 anzi, servendosi del perturbato,30 ha messo talvolta la prova di una proposizione fra testi che par che trattino di ogni altra cosa: e però bisogna aver tutta quella grande idea,31 e saper combinar questo passo con quello, accozzar32 questo testo con un altro remotissimo; ch e non è dubbio che chi averà questa pratica,33 saprà cavar da suoi libri le dimostrazioni di ogni scibile, perché in essi è ogni cosa. sagredo Ma, signor Simplicio mio, come l esser le cose disseminate in qua e in là non vi dà fastidio, e che voi crediate con l accozzamento e con la combinazione di varie particelle trarne il sugo, questo che voi e gli altri filosofi bravi farete con i testi d Aristotile, farò io con i versi di Virgilio o di Ovidio, formandone centoni34 ed esplicando con quelli tutti gli affari de gli uomini e i segreti della natura. Ma che dico io di Virgilio o di altro poeta? io ho un libretto assai più breve d Aristotile e d Ovidio, nel quale si contengono tutte le scienze, e con pochissimo studio altri se ne può formare una perfettissima idea: e questo è l alfabeto; e non è dubbio che quello che saprà ben accoppiare e ordinare questa e quella vocale con quelle consonanti o con quell altre, ne caverà35 le risposte verissime a tutti i dubbi e ne trarrà gli insegnamenti di tutte le scienze e di tutte le arti, in quella maniera appunto che il pittore da i semplici colori diversi, separatamente posti sopra la tavolozza, va, con l accozzare un poco di 20 «Voi... per vera : voi mi avete mostra- to questa cosa in modo così evidente e ragionevole (aperta e sensata) che, se il libro di Aristotele non dicesse chiaramente il contrario, bisognerebbe considerarla vera. 21 miga: mica. 22 smaltita: risolta. 23 come... contraddittori: finché non si abbiano degli interlocutori che non si persuadono neppure davanti all evidenza. 24 punto: affatto. 25 ipse dixit: lo ha detto lui (Aristotele). 26 bisogna perfettissima: non basta capire Aristotele, ma bisogna impararlo a memoria. 27 e : egli. 28 infilzare i suoi silogismi: disporre una dopo l altra le sue catene di ragionamenti. 29 col metodo triviale ordinato: nell ordine che è più comune. 30 perturbato: l ordine perturbato era un particolare metodo di ragionamento, usato dagli antichi geometri greci. 31 e però... idea: e perciò occorre aver davanti alla mente tutta la sua opera. 32 accozzar: mettere insieme. 33 chi pratica: chi sarà abituato a procedere in questo modo. 34 centoni: ironicamente Sagredo paragona l attività degli aristotelici a quella di chi compone centoni, ossia poesie formate dalla giustapposizione di parole, frasi e citazioni varie di uno stesso autore o di più autori. 35 caverà: ricaverà. Le parole valgono sillogismo Un sillogismo, nella logica tradizionale, è un argomentazione nella quale da due proposizioni, legate tra loro da un termine in comune, si deduce una terza proposizione. Per esempio: gli uomini sono mortali (prima proposizione o premessa maggiore), Socrate è un uomo (seconda proposizione o premessa minore), quindi Socrate è mortale (terza proposizione o illazione o conseguenza). Per estensione, con senso generico, il sillogismo è un ragionamento, e, nell uso comune, un ragionamento troppo sottile e cavilloso. Componi una frase che contenga la parola in questa accezione negativa. L AUTORE / GALILEO GALILEI / 91

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Dal Seicento al primo Ottocento