Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove

IN BREVE posto da Giordano Bruno): dentro l imbarcazione il moto è impercettibile, perché esso è «comune a tutte le cose contenute in essa ed all aria ancora . La Terra dunque sarebbe proprio come quella nave, muovendosi di moto inerziale, non percepito dai suoi abitanti. La terza giornata L argomento principale della terza giornata è il moto annuo della Terra e dei nuovi corpi celesti avvistati in cielo in quegli anni, che costituiscono un ulteriore conferma della validità del sistema copernicano. Se Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno ruotano attorno al Sole e non attorno alla Terra, si deve concludere che non è il nostro pianeta a essere fermo al centro dell universo, bensì il Sole. La quarta giornata L ultima giornata è dedicata alle maree. Keplero aveva pensato che fossero causate dall attrazione della Luna (ipotesi che poi si sarebbe rivelata esatta): Galileo giudica «sciocchezze le teorie dello studioso tedesco e ritiene (erroneamente) che questi fenomeni siano causati dalla combinazione di moto giornaliero e moto annuo della Terra e dalle conseguenti accelerazioni e decelerazioni del pianeta, simili a quelle di un contenitore in movimento nel quale si trovi un fluido. Il Dialogo si chiude con la decisione, da parte dei protagonisti, di andare a prendere il fresco in gondola, per riposarsi dopo l acceso confronto. La scelta del volgare è dettata dalla volontà di ampliare il pubblico; la forma dialogica è un espediente per aggirare la censura presentando opposte tesi. La forma dialogica La scelta della forma dialogica è importante, perché consente all autore di mantenere sempre viva l attenzione del lettore, mediante una sapiente caratterizzazione dei personaggi e l alternanza, nel testo, di parti serie e parti più leggere. Inoltre, difendendo le idee copernicane non direttamente, ma attraverso i punti di vista degli interlocutori, Galileo può eludere la censura, ponendosi formalmente come equidistante dai due sistemi cosmologici. Il dialogo gli permette poi di esporre le nuove acquisizioni scientifiche in modo non apodittico (cioè dogmatico e senza una dimostrazione), ma aperto e critico, con la disposizione d animo di chi non possiede una verità definitiva, ma la cerca attraverso la riflessione e il confronto, nel solco di quella tradizione umanistica a cui Galileo si riallaccia: come se, pur persuaso della verità del proprio pensiero, avesse bisogno di riviverla dialetticamente in ogni istante. Lo stile La prosa di Galileo, celebrata già ai suoi tempi per la sua chiarezza, è del tutto nuova nel panorama scientifico del tempo, pervasa com è dallo stupore, dall umiltà dinanzi alla grandezza delle nuove scoperte, dall ammirazione per le infinite possibilità dell ingegno umano, dall ironia di fronte ai piccoli uomini, che chiudono gli occhi per non vedere e contro i quali la ragione non è sufficiente. La principale innovazione stilistica galileiana sta nell aver scritto in un volgare letterario , che spesso utilizza vocaboli della lingua parlata ed evita al contempo il tecnicismo specialistico per rivolgersi a un pubblico non specializzato e avvicinare l ostico territorio della scienza al mondo della tecnica e dei mestieri. | DISCORSI E DIMOSTRAZONI MATEMATICHE INTORNO A DUE NUOVE SCIENZE | L ultima grande opera di Galileo viene pubblicata in Olanda nel 1638, cinque anni dopo la condanna del Santo Uffizio e quattro prima della morte dell autore. Si tratta ancora di un dialogo: sviluppato in 6 giornate, esso vede contrapposti gli stessi personaggi del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, vale a dire Salviati, Sagredo e Simplicio. Non potendo più trattare, per divieto ecclesiastico, argomenti cosmologici, lo scrittore si dedica alla definizione del concetto di moto e alla formalizzazione dei princìpi scientifici della dinamica e della resistenza dei materiali: proprio quei princìpi che scienziati come l inglese Isaac Newton, l italiano Evangelista Torricelli, i francesi Joseph-Louis Lagrange e Pierre-Simon de Laplace e molti altri considereranno in seguito il fondamento della scienza moderna. L AUTORE / GALILEO GALILEI / 89

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento